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BV 1980: R.Pontello Presidente della Fiorentina

Eravamo tutti entusiasti: finalmente si prospettava per la nostra squadra un periodo di grandi investimenti, grandi Campioni e grandi sogni. Il 2 maggio del 1980 l’Assemblea dei soci della Associazione …

Redazione VN

Eravamo tutti entusiasti: finalmente si prospettava per la nostra squadra un periodo di grandi investimenti, grandi Campioni e grandi sogni. Il 2 maggio del 1980 l’Assemblea dei soci della Associazione Calcio Fiorentina, nomina Ranieri Pontello, figlio di Flavio, Presidente del Club. Ranieri Pontello succedeva ad Enrico Martellini, un galantuomo cui era toccato traghettare la cessione della società alla intraprendente famiglia di costruttori edili. Ranieri all’epoca aveva appena trentadue anni ed era il presidente più giovane di tutta la serie A: promise subito impegno, risorse economiche e cambio di passo manageriale nella gestione della società. In quegli anni non sapevamo che il giovane Presidente fosse interista, ingannati dalla sua nascita fiorentina e obnubilati dalle promesse di fare grande la squadra come fa un innamorato di fronte alle promesse di una cena romantica da parte della donna che ama. Gli investimenti obiettivamente ci furono e furono assai importanti, ma durarono appena lo spazio di quatto anni - sino alla vicenda Socrates - periodo insufficiente per rendere stabilmente grande una società che partiva da Antognoni e Galli. Dal 1985 prevalse progressivamente il distacco, il disinteresse e la presa di coscienza che la Fiorentina non serviva più. L’interista Ranieri Pontello lascia la Presidenza e, nel 1990, la sua famiglia cede la società ai Cecchi Gori, non prima di aver dato l’ultimo schiaffo alla tifoseria con la cessione - dopo quelle di Passarella, di Galli e di Massaro - di Roberto Baggio all’odiata Juventus per dichiarati problemi di bilancio che, al momento della dispendiosa acquisizione di Socrates qualche anno prima, non si erano palesati.

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