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BV 1980: Il Carneade di Castellavazzo

Il 13 gennaio del 1980 uno sconosciuto meteorite rosso colpisce il pianeta Fiorentina. Si tratta di Elvio Pianca, attaccante dell’Udinese alla seconda presenza in serie A. Davanti a oltre 20.000 …

Redazione VN

Il 13 gennaio del 1980 uno sconosciuto meteorite rosso colpisce il pianeta Fiorentina. Si tratta di Elvio Pianca, attaccante dell’Udinese alla seconda presenza in serie A. Davanti a oltre 20.000 appassionati friulani, le due squadre, alla ricerca di punti salvezza, danno vita a un match divertente benché non esaltante sul piano tecnico.

Ad aprire le danze è proprio Pianca che dopo soli tredici minuti trafigge l’incolpevole Galli. Per “U rrussu” (soprannome affibbiatogli dai tifosi reggini a causa della sua fulva chioma) è come toccare il cielo con un dito, ma ai viola non manca certo il tempo per rimediare. Ci pensa infatti Antognoni con una punizione da 25 metri a raffreddare gli animi bianconeri. Sempre Giancarlo - ma adesso siamo nella ripresa - dà poi il “la” ad un’altra azione pericolosa che viene però sprecata da Restelli. Poco male, perché tempo cinque minuti la rete friulana si gonfia nuovamente grazie a Di Gennaro abile a sfruttare un’errata applicazione del fuorigioco. È il gol di un vantaggio importantissimo che non sarà però conservato. Il palo colpito da Pianca dopo un clamoroso errore di Lelj annuncia il peggio e infatti, a dieci dal termine, il 2-2 diventa realtà a causa di un altro rasoterra dell’incontenibile “Elvi”.

Per il 27enne di Castellavazzo la gioia è irrefrenabile; ancora non sa che la parabola della sua carriera, dopo l’improvvisa impennata, ha già esaurito la propria spinta ascensionale.

A fine stagione saluterà infatti Udine e la Serie A per sempre andando incontro a ben poche soddisfazioni professionali.

Filippo Luti - museofiorentina.it