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BV 1979: Addio al paròn, fugace allenatore viola

Il nome di Nereo Rocco è indissolubilmente legato alla Triestina per la sua carriera agonistica e al Milan per quella da tecnico. Nel suo curriculum di allenatore compare anche una …

Redazione VN

Il nome di Nereo Rocco è indissolubilmente legato alla Triestina per la sua carriera agonistica e al Milan per quella da tecnico. Nel suo curriculum di allenatore compare anche una casellina viola: è riferita alla stagione 1974/75, stagione all’inizio della quale fu chiamato da Ugolino Ugolini a guidare la Fiorentina da Direttore Tecnico supervisionando il lavoro dell’allora allenatore Gigi Radice. Il buon Gigi, ovviamente, si rifiutò, e se andò sbattendo la porta. Al paròn - così era soprannominato - non restò che sedersi in prima persona in quella panchina che negli ultimi cinque anni aveva visto avvicendarsi quattro allenatori (Pesaola, Pugliese, Liedholm e, appunto, Radice). Portare Rocco a Firenze è stato come gustarsi una polenta taragna ad Acireale o un’impepata di cozze a Bressanone. Mitica la sua presentazione da parte di Ugolini all’assemblea dei soci: in più di un’occasione il paròn dovette farsi spiegare le battute che arrivavano dalla sala. Per il suo continuo brontolare in dialetto triestino che nessuno capiva, a Firenze fu soprannominato i’ buba. Una delle sue passioni erano le carte: giocava accanitamente a tresette e l’unico che riusciva a tenergli testa era il povero Rodolfo Melloni, all’epoca Vicepresidente. Per la parte tecnica non fu assolutamente un’annata indimenticabile. O meglio: lo diventò proprio nella fase finale, quando Rocco si era dimesso e toccò al grande Mario Mazzoni guidare la squadra alla conquista della quarta Coppa Italia proprio contro il Milan del nostalgico Nereo. Insomma: fu un pesce fuor d’acqua per otto mesi sino a quando, all’ennesima involontaria storpiatura del nome di Antognoni (lo chiamava “Antognotti”), tornò dal suo Gianni Rivera a cui mai aveva spesso di pensare.

Nereo Rocco se ne è andato con il suo spaventoso curriculum di vittorie in rossonero proprio oggi, 20 febbraio, nel 1979.

A lui va oggi il nostro affettuoso ricordo.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it