BV 1979: A chi tocca sbagliare il calcio di rigore?

La stagione 1978/79 sarà ricordata nella storia della Fiorentina per i calci di rigore falliti. Il 25 marzo del 1979 l’incredibile serie si arricchisce di un’altra unità. Si gioca Verona-Fiorentina al Marc’Antonio Bentegodi e per i gialloblu è una sorta di ultima chiamata per tentare la quasi impossibile salvezza. Sulla panchina veronese siede Giuseppe Chiappella e già questa circostanza rende l’incontro ricco di fascino; se aggiungiamo poi che i pali del Verona sono difesi da Franco Superchi, si capisce come nell’avversario odierno siano rappresentati i due tricolori viola in due indimenticabili Campioni. La squadra viola – oggi in maglia bianca e pantaloncini neri, un accostamento cromatico da brividi – passa quasi subito per una punizione a due in area veronese decretata dall’arbitro Prati. La bomba di Antognoni è deviata da Massimelli, piazzato in barriera, e spiazza Superchi. Dopo due minuti la Fiorentina ha la possibilità di raddoppiare, ma il colpo di testa ravvicinato di Dino Pagliari è intuito e respinto di pugno dal portiere gialloblu. I padroni di casa si scuotono e partono a testa bassa alla ricerca del pareggio ma, nonostante le numerose manovre, non riescono quasi mai ad essere pericolosi. Nella ripresa grandi proteste veronesi per due presunti falli da rigore su Mascetti e Guidolin sui quali l’arbitro sorvola; non sorvola però su un fallo di Negrisolo ai danni di Pagliari a sette dalla fine, decretando il penalty per i viola. Chi batte? L’attimo di smarrimento è evidente tra i tremebondi rigoristi viola. Prende la palla Galbiati e sembra dire “oggi provo io”. Il tiro, alla sinistra di Superchi, è di una lentezza elementare e il portierone gialloblu blocca – neanche respinge - senza difficoltà. La partita termina con la vittoria della Fiorentina che però, con questo rigore fallito, arriva alla cifra record di cinque consecutivi con quattro tiratori diversi. La nota positiva della giornata è l’esordio ufficiale di Armando Ferroni: il ragazzo ne farà di strada.

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