Un avvio di stagione 1977/78 da far tremare i polsi, è condito da qualche amichevole internazionale che ha lo scopo di amalgamare e trovare il bandolo di una matassa che definire ingarbugliata risulta riduttivo. La bella Fiorentina della passata stagione ha lasciato il posto a una arruffona, nervosa, tremebonda e orfana del migliore Antognoni, alle prese con una fastidiosa tarsalgia che ne limita le prestazioni. Fuori dalla Coppa U.E.F.A. contro i tedeschi dello Shalke04, in campionato l’andamento è drammatico: in sette incontri i ragazzi di Mazzone hanno rimediato sino a metà novembre 1977 quattro sconfitte e tre pareggi con quindici reti subite e appena sei realizzate. Un disastro. Il giorno 13 di novembre ecco quindi una interessante amichevole contro i sovietici della Dynamo Kyiv appena laureatasi campioni per la nona volta nel loro paese. Carletto Mazzone sperimenta una formazione con Prati Pierino (classe 1946) al centro dell’attacco e Zuccheri accanto al giovane Tendi sulle corsie difensive. L’esito non è dei migliori: gli ucraini passano con Kosinki, Kolotov e - nel finale - con Bereznoi. Soltanto al 65’ l’intraprendente Claudio Desolati riesce a bucare la difesa ospite per il 1-3 finale che lascia l’impaurita compagine viola ancora più incerta. Il prossimo incontro casalingo contro l’agguerrito Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi sarà la vera prova del fuoco.
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BV 1977: L’Armata Rossa sbriciola la violetta
Un avvio di stagione 1977/78 da far tremare i polsi, è condito da qualche amichevole internazionale che ha lo scopo di amalgamare e trovare il bandolo di una matassa che …
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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