Roma 17 novembre 1976: oltre 75.000 spettatori assiepano lo stadio Olimpico per gustarsi lo scontro tra l’Italia e l’Inghilterra, entrambe a caccia di quel primato nel proprio girone (Gruppo 2) che vale la qualificazione ad “Argentina ’78”.
statistiche
BV 1976: Soñando Argentina
Roma 17 novembre 1976: oltre 75.000 spettatori assiepano lo stadio Olimpico per gustarsi lo scontro tra l’Italia e l’Inghilterra, entrambe a caccia di quel primato nel proprio girone (Gruppo 2) …
La gara è maschia; gli inglesi picchiano forte cercando di non far giocare gli avversari superiori dal punto di vista tecnico. Graziani è il più tartassato e le sue caviglie procurano varie punizioni agli azzurri. Tra questi, spiccano Cuccureddu che sta bloccando ottimamente Keegan e Causio furetto incontenibile. Proprio il Barone, passata la mezzora, cerca una percussione in palleggio ma ovviamente viene steso scatenando le ire del pubblico, sempre più inferocito dai continui falli inglesi.
Sul pallone vanno in tre: Capello, Antognoni e lo stesso Causio che si fa valere con l’arbitro per il rispetto della distanza della barriera sulla quale si è piazzato anche il “disturbatore” Benetti. La tensione è altissima. Tutti trattengono il fiato sperando ardentemente di poter castigare la “perfida Albione”. Quando l’arbitro fischia, Capello scatta fintando il tiro, mentre Causio tocca per Antognoni che spara in porta trafiggendo Clemence grazie a una deviazione di Keegan. Dagli spalti si leva un boato assordante e mentre mille bandiere tricolore sventolano, il putto viola corre e urla tutta la sua gioia sognando l’Argentina.
Filippo Luti - museofiorentina.it
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