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BV 1971: Un Menti a Firenze, applausi al fratello di Romeo

Si chiama Umberto di nome e Menti di cognome: Si tratta del fratello maggiore dell’indimenticabile Romeo, la più grande ala destra, insieme a Julinho e ad Hamrin, che abbia mai …

Redazione VN

Si chiama Umberto di nome e Menti di cognome: Si tratta del fratello maggiore dell’indimenticabile Romeo, la più grande ala destra, insieme a Julinho e ad Hamrin, che abbia mai indossato la maglia viola. Umberto è l’allenatore della squadra della sua città natale, Vicenza, e nella quale ha giocato lui stesso durante gli anni trenta. Il 12 dicembre del 1971 il Lanerossi scende in campo al comunale di Firenze guidato dal fratello di Romeo, scatenando nostalgie e affetti mai sopite per il nostro Campione scomparso tragicamente a Superga.

C’è però anche una partita da giocare e da vincere per la Fiorentina di Nils Liedholm e i biancorossi si dimostrano, come tradizione vuole, ossi duri: al vantaggio iniziale dopo appena sei minuti di Merlo grazie a un collaudato schema su calcio di punizione, risponde infatti il bomber del secondo scudetto viola Mario Maraschi - oggi con la maglia del Lanerossi - che realizza un generoso rigore assegnato dall’arbitro Panzino per un involontario tocco di braccio di Galdiolo. Siamo alla mezzora del primo tempo e l’incontro promette altre emozioni tra le due squadre che si affrontano a viso aperto e con la voglia di portare a casa il bottino pieno. Oltre a Maraschi, il Lanerossi schiera un altro scudettato viola: si tratta di Paolino Stanzial che oggi ha il suo bel daffare per cercare di contrastare lo scatenato Luciano Chiarugi straripante sulla sinistra. Le alterne vicende e occasioni da rete della gara - clamoroso un palo di Mazzola e altre due grosse parate di Bardin proprio sullo stesso Ferruccio - sembrano portare il risultato di parità verso la fine. A dieci dal termine però lo stesso nipote di Luciano è atterrato in area in una convulsa azione d’attacco viola: Panzino assegna il secondo rigore della giornata ma questa volta alla Fiorentina. La successiva realizzazione di Chiarugi porta i due punti ai viola che salgono terzi a quota dodici in classifica a tre punti dalla vetta.

All’uscita delle squadre però, gli applausi del pubblico fiorentino sono tutti per Umberto e, idealmente, per il fratello Romeo.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it