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BV 1971: Nevio Scala e il maestro ritrovato

La Fiorentina dell’estate 1971 è un cantiere aperto nel quale si lavora alacremente per ricostruire una squadra a terra nel morale dopo una stagione che definire disgraziata è eufemistico: la …

Redazione VN

La Fiorentina dell’estate 1971 è un cantiere aperto nel quale si lavora alacremente per ricostruire una squadra a terra nel morale dopo una stagione che definire disgraziata è eufemistico: la salvezza giunta all’ultima giornata dopo un campionato che ha tenuto in apprensione i fedelissimi tifosi, ha lasciato lo spazio alla voglia di ripartire con entusiasmo e forze fresche. Ringraziato doverosamente il “mago di Turi” per l’obiettivo raggiunto, la panchina gigliata è adesso nelle mani di Nils Liedholm, flemma svedese, occhio rapido nell’individuare i giovani talenti e idee da vendere sul piano tattico. Tra gli arrivi voluti proprio dal barone c’è anche Nevio Scala, tosto centrocampista classe 1947, proveniente dal Lanerossi Vicenza.

Nevio è sposato con una ragazza tedesca e si trova in vacanza in alta Baviera quando apprende dai giornali italiani di essere diventato un giocatore della Fiorentina (insomma: il suo procuratore si era dimenticato si avvertirlo…). Il 7 luglio del 1971 Nevio arriva quindi a Firenze e si rende disponibile per un’improvvisata conferenza stampa nella quale si dice felice di essere arrivato in viola e che qui ritroverà il vecchio maestro di quando era nelle giovanili del Milan.

Scala resterà a Firenze per due stagioni - le stesse di Liedholm - mettendo insieme 77 presenze tra campionato, coppa Italia, Coppa Mitropa, Coppa U.E.F.A. e Torneo Anglo-italiano riuscendo anche a siglare otto reti.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it