La squadra di Pesaola, reduce da venti risultati utili consecutivi in campionato, guidava la graduatoria generale, ma non da sola, perché la mattina di quella domenica 20 aprile 1969, in testa alla classifica del campionato di Serie A c'era anche il Milan, che aveva disputato, in anticipo (il giorno precedente), il confronto con la Roma, vinto 1-0 grazie ad un gol del giovane Petrini.
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BV 1969: Firenze esplode “Corea, Corea!”
La squadra di Pesaola, reduce da venti risultati utili consecutivi in campionato, guidava la graduatoria generale, ma non da sola, perché la mattina di quella domenica 20 aprile 1969, in …
La squadra rossonera, quindi, si era portata, momentaneamente in vetta al fianco dei viola: Fiorentina e Milan 37 punti, Cagliari 35 recitava la parte alta della classifica.
L'avversario di turno dei gigliati, obbligati a conseguire un risultato positivo per riconquistare la leadership a sole quattro giornate dal termine, era quel Torino, impegnato nella corsa per il quarto posto, che arrivava a Firenze forte, a sua volta, dei quattordici risultati utili consecutivi. Un altro stimolo per la squadra di Fabbri, era anche rappresentato dal fatto di dover continuare il testa a testa con l'avversaria cittadina, che precedeva i granata in classifica solo di un punto.
Dopo i primi 20 minuti decisamente interessanti, scanditi da occasioni da gol non finalizzate da entrambe le parti, la gara divenne spigolosa, soprattutto a causa del gioco duro dei granata. L'arbitro Francescon, il peggiore in campo, nel corso del primo tempo si limitò ad ammonire Ferrini e Poletti, dimostrando di non avere il controllo completo della gara. Nel secondo tempo gli spettatori del Comunale di Campo di Marte assistettero all'assedio dei viola, a cui i granata risposero con le buone e con le... cattive, al punto che, a farne le spese, furono, però, i due gigliati Amarildo e Merlo (subentrato in campo un quarto d'ora dopo l'intervallo), ammoniti, rispettivamente, per proteste e per una reazione. Quando di fronte anche alle proteste del capitano De Sisti il direttore di gara continuò a non prendere nessun pesante provvedimento nei confronti dei giocatori del Torino, sempre più fallosi, anche il pubblico cominciò a protestare sonoramente.
Ma l'episodio che fece letteralmente esplodere i supporter viola si verificò a venti minuti dal termine, quando il trainer granata (nonché ex tecnico della nazionale) "Mondino" Fabbri sostituì la punta (un po’ "spuntata" nell'occasione) Combin con il mediano Bolchi, con il chiaro intento di difendere il pareggio. In quel momento si levò alto il grido "Corea, Corea!", col quale il pubblico fiorentino voleva ricordare a Fabbri il clamoroso insuccesso azzurro di tre anni prima durante il mondiale inglese.
La squadra di Pesaola, condizionata anche del fatto che un eventuale pareggio avrebbe permesso al Milan di avvicinarla in classifica, non riuscì a scardinare la difesa del Torino, deciso a strappare un prezioso punto a Firenze. Negli ultimi minuti di gara, su un invitante cross di Esposito, Maraschi stava per finalizzare di testa, ma un monumentale Puja anticipò, ancora una volta, di testa il centravanti gigliato, sigillando così lo 0-0 iniziale, che divenne anche finale (proprio come accadde in occasione della gara d'andata al Comunale di Torino).
Roberto Vinciguerra - www.museofiorentina.it
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