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BV 1968: Giuliano Taccola, sfortunato giustiziere viola

La prima giornata della Coppa delle Alpi 1968 vede la Fiorentina impegnata contro i giallorossi della Roma ad Augusta in Germania. Il 15 giugno del 1968 la coppia Bassi-Ferrero schiera …

Redazione VN

La prima giornata della Coppa delle Alpi 1968 vede la Fiorentina impegnata contro i giallorossi della Roma ad Augusta in Germania. Il 15 giugno del 1968 la coppia Bassi-Ferrero schiera la formazione tipo per cercare di acquisire i primi importanti punti nella competizione facendo giocare Superchi, Rogora, Mancin, Merlo, Ferrante, Brizi, Chiarugi, Rizzo, Maraschi, De Sisti e Amarildo. Nella Roma di Masetti troviamo Alberto Ginulfi a difendere i pali - sarà viola durante la stagione 1976/77 -, Francesco Carpenetti come difensore di fascia - che arriverà a Firenze nel 1969 - e Giuliano Taccola al centro dell’attacco che sarà il protagonista dell’incontro. Davanti a pochi spettatori la Fiorentina cerca di fare propria la gara con intenso possesso palla e dominio territoriale, ma senza per la verità riuscire ad essere pericolosa in zona rete se non in un paio di occasioni con Maraschi - il cui violento tiro sfiora il legno - e con Ferrante che, poco prima del riposo, colpisce il pallone di testa facendolo sbattere sulla traversa prima che l’arbitro rilevi un fuorigioco di Chiarugi. I cambiamenti di Bassi (fuori Chiarugi e dentro Pirovano con Rizzo spostato attaccante esterno) non portano mutamenti incisivi, anzi: in una bella azione del 63’ la Roma passa grazie ad un bellissimo tiro di Jair non trattenuto da Superchi e ribattuto a rete da Taccola. La reazione viola sarà sterile ed inefficace e l’incontro terminerà con l’inattesa vittoria dei giallorossi che voleranno in testa alla classifica del girone. Giuliano Taccola, marcatore della giornata, andrà incontro ad un malevolo destino perdendo la vita di lì a pochi mesi a soli 26 anni a Cagliari per un attacco cardiaco negli spogliatoi dell’Amsicora dove, nonostante l’infortunio di pochi giorni prima, aveva voluto essere presente per seguire i propri compagni impegnati nella gara di campionato. Giuliano lasciò la moglie Marzia e due piccole creature, Giuliana e Gianluca, cresciute senza il proprio babbo. A distanza di tanti anni rievocare la sua storia provoca ancora commozione e dolore.

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