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BV 1966: un ventenne in viola padrone di Milano

Quando entrano in campo per disputare l’incontro con le proprie squadre, il tecnico viola Giuseppe Chiappella stringe la mano a Giovanni Cattozzo che, a causa dell’epatite virale che ha colpito …

Redazione VN

Quando entrano in campo per disputare l’incontro con le proprie squadre, il tecnico viola Giuseppe Chiappella stringe la mano a Giovanni Cattozzo che, a causa dell’epatite virale che ha colpito Nils Liedholm, siede in sua vece sulla panchina rossonera. Il Milan è reduce dalla gara di spareggio di Coppa delle Fiere contro il Chelsea (nella quale è stata eliminata per sorteggio), mentre i giovani viola attraversano una fase assai brillante della loro stagione e nelle ultime undici gare ufficiali hanno perso una volta soltanto contro il Toro.

L’inizio del match mette subito in luce l’allegra vivacità viola: al primo minuto Fiorentina a segno con Juan Carlos Morrone ma l’arbitro Gonella annulla per un suo presunto tocco di mano. Trascorrono un centinaio di secondi e stavolta il gol è buono: la centrata arretrata bassa dell’argentino Morrone affetta l’area rossonera e arriva sui piedi di Merlo che finta, dribbla e insacca di destro alle spalle di Barluzzi. Il palo colpito da Hamrin alla mezzora anticipa la classica situazione del football nella quale la squadra che domina e spreca è punita dall’avversario. Nel finale di tempo, infatti, è Sormani a pareggiare su punizione e, sempre il brasiliano, ha la possibilità addirittura di raddoppiare in apertura di ripresa per un rigore concesso ai rossoneri a causa di un intervento falloso di Castelletti. Lo stesso palo che aveva negato la gioia ad Hamrin, questa volta la nega a Sormani, salvando Albertosi e rimettendo psicologicamente in gara la Fiorentina. Dopo pochi minuti infatti è ancora il ventenne romano Claudio Merlo a timbrare il cartellino con un favoloso tiro dalla lunga distanza che inganna il povero Barluzzi. Il rossonero Amarildo si fa espellere in chiusura per proteste prima che Brugnera colpisca l’incrocio dei pali per quella che sarebbe potuta essere la rete del trionfo. La gara termina sull’1-2 con la Fiorentina sempre più consapevole delle proprie potenzialità e che si avvicina ai rossoneri in classifica al quinto posto a quota 29.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it