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BV 1964: No, Beniamino Di Giacomo no

Porto Recanati è un paese marchigiano appoggiato sul litorale adriatico che, tra l’altro, nel 1935 ha dato i natali a Beniamino Di Giacomo, attaccante vecchio stampo che ha cominciato la …

Redazione VN

Porto Recanati è un paese marchigiano appoggiato sul litorale adriatico che, tra l’altro, nel 1935 ha dato i natali a Beniamino Di Giacomo, attaccante vecchio stampo che ha cominciato la propria carriera ad alto livello nella SPAL per poi passare al Napoli, Club nel quale matura definitivamente. Qualche anno tra Lecco e Torino e poi l’Internazionale, l’esperienza sportiva sicuramente più importante con la vittoria dello scudetto nel 1963 e la Coppa dei Campioni l’anno successivo pur da rincalzo di mostri quali Luisito Suarez, Sandro Mazzola e Jair Da Costa. Nell’estate 1964, dal momento che Juan Roberto Seminario è in partenza per Barcellona, la Fiorentina è alla ricerca di un centravanti e, per la bella cifra di novanta milioni, mette le mani su Alberto Orlando dalla Roma. Inspiegabilmente, per le insondabili leggi del mercato valide oggi come allora, si sparge insistente voce che il Club gigliato abbia acquistato anche il ventinovenne centravanti marchigiano appena laureatosi Campione d’Europa. La voce, arrivata addirittura al livello di specifico accordo già concluso e che rischia di destabilizzare la ricerca dell’equilibrio tecnico, costringe la società viola a uscire con una nota ufficiale nella quale si smentisce seccamente qualsiasi tipo di interesse per Beniamino Di Giacomo. È il 12 luglio del 1964 e il General Manager Carlo Montanari può pensare a come gestire il tesoretto accumulato con le cessioni, oltre che del peruviano Seminario per cento milioni, di Francisco Ramón Lojacono alla Roma e di Giancarlo Magi al Catania.

Massimo Cecchi - www.museofiorentina.it