Dopo il brutto e fatale capitombolo contro la S.P.A.L. in Coppa Italia, la Fiorentina, il 7 ottobre 1964, s’inchina al Barcellona salutando al primo turno anche la Coppa delle Fiere. Per gli oltre 15.000 tifosi accorsi al Comunale, l’amaro in bocca non è di poco conto. Il successo di misura ottenuto dai viola all’andata non lasciava infatti presupporre che i catalani potessero avere vita facile, invece, dopo il palo colpito al quarto minuto dal giovane Paolo Nuti, la Fiorentina è a poco a poco scomparsa favorendo addirittura, con due brutti pasticci difensivi, le altrettante reti ospiti. Come se non bastasse, queste sono state realizzate da Juan Roberto Seminario, il peruviano appena partitosene da Firenze dopo un’esperienza biennale non all’altezza del titolo di “pichichi” con il quale si era presentato. Ma al di là della sempre valida legge dell’ex, per la Fiorentina, oggi guidata da Egisto Pandolfini a causa dell’indisponibilità di mister Chiappella, non ci sono scusanti. Soltanto gli spagnoli, e in particolare il libero Fernando Olivella, meritano gli elogi del pubblico, tra il quale si è registrata pure la presenza di Juan Carlos Lorenzo, allenatore della Roma prossima avversaria dei viola. Speriamo vivamente che questa brutta prestazione lo tragga almeno in inganno.
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BV 1964: L’implacabile legge dell’ex
Dopo il brutto e fatale capitombolo contro la S.P.A.L. in Coppa Italia, la Fiorentina, il 7 ottobre 1964, s’inchina al Barcellona salutando al primo turno anche la Coppa delle Fiere. …
Filippo Luti - museofiorentina.it
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