È il primo di gennaio del 1961. È domenica e quindi si gioca, a prescindere dalla festività. Così funziona il calcio in Italia più di mezzo secolo fa. La Fiorentina del tecnico ungherese Nandor Hidegkuti, dopo aver trascorso la notte di San Silvestro in ritiro, affronta a San Siro il Milan nel match valido per la tredicesima giornata. Si gioca in un’atmosfera particolare, al di là della festività. Il campo è, infatti, ricoperto da una fitta coltre di neve. Non è facile neppure restare in piedi. Si tratta della partita dell’esordio in campionato per il ventunenne attaccante brasiliano Antoninho, acquistato dal Botafogo. La gara si mette subito male per i viola. Al 6’, infatti, Altafini porta in vantaggio i rossoneri. Le emozioni maggiori, però, sono condensate nella parte iniziale del secondo tempo. Nei primi diciannove minuti, infatti, il Milan segna altre tre reti e chiude di fatto il match. Va in gol ancora Altafini al 7’ e poi un’altra doppietta la realizza Barison, che batte Sarti al 15’ e al 19’. La partita praticamente non ha più storia. I viola, comunque, vanno a segno con Petris al 33’ . L’incontro si conclude così con la vittoria del Milan per 4-1. La gara, comunque, passa alla storia: è l’ultima volta questa che la Fiorentina gioca una gara ufficiale il giorno di Capodanno, perché il campionato da ora in poi il primo giorno dell’anno si fermerà.
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BV 1961: Un avvio dell’anno da dimenticare
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Ruben Lopes Pegna - museofiorentina.it
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