Il passo falso di Alessandria al debutto in campionato non frena la voglia di scudetto della Fiorentina. La società, i tifosi, i calciatori, tutti coloro che fanno parte dell’universo gigliato vogliono ricucire quel tricolore che soltanto poche settimane fa faceva ancora bella mostra di sé sulla maglia viola. Con questo spirito di rivalsa l’undici toscano scende in campo per affrontare la Sampdoria nel II turno di Serie A, il 15 settembre del 1957. La partita appare da subito veloce e piacevole ma l’inizio è di marca blucerchiata. La Samp, per niente intimorita, affronta la trasferta a viso aperto e trova il meritato vantaggio con Firmani a metà primo tempo (anche se l’azione appare viziata da un fuorigioco di Ocwirk). I viola, privi di Julinho, stentano a rimettersi in carreggiata ma dopo il riposo appaiono trasformati. Neanche un giro di orologio e la solita punizione di Cervato dalla distanza riporta in parità il risultato. Galvanizzata, la Fiorentina diventa padrona del campo ma i doriani riescono a reggere l’assalto e a strappare un prezioso punto, grazie anche a un po’ di sana buona sorte. Per i viola l’appuntamento con la vittoria è rimandato a data da destinarsi. Per adesso ci sono solo i fischi ingrati dei 30.000 del Comunale.
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BV 1957: La Fiorentina non si sblocca
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Filippo Luti - museofiorentina.it
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