Il campionato era finito da poche settimane e Firenze stava ancora festeggiando il suo primo tricolore della storia. La Nazionale italiana, in cui comparivano ben nove convocati gigliati, era partita per il Sud America, dove avrebbe sostenuto due amichevoli (a Buenos Aires con l'Argentina il 24 giugno ed a Rio de Janeiro contro il Brasile il primo luglio). A Buenos Aires, però, erano atterrati "solo" otto giocatori della Fiorentina e cioè Magnini, Cervato, Orzan, Chiappella, Segato, Gratton, Virgili e Prini. Mancava l'oriundo argentino Montuori, che avrebbe raggiunto la comitiva azzurra cinque giorni dopo direttamente a Rio de Janeiro.
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BV 1956: Lo “scandalo Montuori” fa discutere l’Italia
Il campionato era finito da poche settimane e Firenze stava ancora festeggiando il suo primo tricolore della storia. La Nazionale italiana, in cui comparivano ben nove convocati gigliati, era partita …
L'assenza del fuoriclasse viola in Argentina non era dovuta ad un infortunio, ma bensì al fatto che la madre di Miguel Angel, nei giorni precedenti, aveva portato a conoscenza il proprio figlio del fatto che lui in Argentina veniva considerato come un traditore ed un suo eventuale impiego con la nazionale italiana a Buenos Aires lo avrebbe esposto al rischio di pesanti contestazioni da parte dei tifosi della "seleccion". Montuori si mise addirittura a piangere quando chiese a Giuseppe Pasquale, presidente della commissione squadre nazionali, di venire esonerato dal partecipare alla trasferta argentina. Questo caso, decisamente raro nella storia del calcio, passò alla storia come "scandalo Montuori" e destò molta attenzione fra i media di allora in quanto il giovane attaccante viola (neo scudettato) era, praticamente, il punto di forza della nazionale italiana che si apprestava a disputare, per la prima volta nella storia, una partita in terra argentina.
Roberto Vinciguerra - museofiorentina.it
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