statistiche

BV 1954: lo stadio dei Centomila si inchina alla capolista

La quarta vittoria esterna della splendida Fiorentina 1953/54 giunge a Roma il 7 febbraio del 1954 in quello stadio che, per via della potenziale capienza, è stato battezzato come Stadio …

Redazione VN

La quarta vittoria esterna della splendida Fiorentina 1953/54 giunge a Roma il 7 febbraio del 1954 in quello stadio che, per via della potenziale capienza, è stato battezzato come Stadio dei Centomila (largo alla fantasia e onore alla storia insomma…). L’avversario della nostra Fiorentina è la formazione giallorossa allenata da Mario Varglien affiancato da Jesse Carver - una sorta di tutor giustamente maldigerito dal tecnico fiumano: sarebbe come sperare che la giovane moglie accettasse di buon grado la vicinanza di un’attrice a luci rosse per insegnarle qualche trucchetto del mestiere…

La Fiorentina di Bernardini arriva a Roma da capolista insieme all’Internazionale e con un punto di vantaggio sui nerobianchi di Torino: viola in formazione tipo con l’istriano-uruguayano Ernesto Vidal all’estrema sinistra d’attacco, Amos Mariani dalla parte opposta e il professor Gren a giostrare dietro il centravanti Giancarlo Bacci. La prima frazione di gioco è gestita dalla formazione di casa che schiera, tra gli altri Giuseppe Moro, Alberto Eliani e il grande Egisto Pandolfini per il quale, durante l’assemblea dei soci viola nel giorno della sua cessione alla Roma, volarono per la rabbia i tavoli della sala della riunione. La Fiorentina si difende con più di un’apprensione ma riesce a tornare negli spogliatoi con la porta inviolata.

In apertura di ripresa la Roma passa: Ghiggia, uruguagio Campione del Mondo come il viola Vidal nel 1950, centra per Galli che anticipa tutti di testa facendo tagliare alla palla tutta la porta di Costagliola prima del suo arrivo a destinazione in fondo alla rete. Sono trascorsi appena due minuti e la Fiorentina, anziché reagire, resta in bambola rischiando seriamente il raddoppio. Dopo diversi scampati pericoli, improvvisamente il lampo del pareggio: Mariani per Gratton al limite con il caro Guido che fionda un imprendibile missile all’incrocio. Siamo quasi alla mezzora e nel giro di un’altra manciata di minuti i ragazzi di Bernardini segnano di nuovo con un colpo di alta scuola da parte di Gren: lo scavetto con il quale supera il portiere avversario fa capire ai “centomila” come mai sia soprannominato “professore”. E mentre Bernardini è infastidito dal pubblico e reagisce alle provocazioni verbali di qualche maleducato che evidentemente non conosce la storia della propria squadra, gli undici viola escono vittoriosi dal terreno di gioco mantenendo la guida del campionato. Il sogno del primo scudetto viola può proseguire.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it