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BV 1951: Nel giorno dell’olandese emerge un parmigiano

Durante gli anni d’oro del football poteva accadere che una formazione considerata “provinciale” potesse essere protagonista nel campionato né più né meno come una formazione metropolitana: Padova, Spal, Pro Patria, …

Redazione VN

Durante gli anni d’oro del football poteva accadere che una formazione considerata “provinciale” potesse essere protagonista nel campionato né più né meno come una formazione metropolitana: Padova, Spal, Pro Patria, Lecco e Como hanno avuto negli anni cinquanta e sessanta il loro periodo aureo nel quale hanno dimostrato a tutti che volontà e determinazione possono infischiarsene di tetto ingaggi, bacino di utenza e amenità simili. Il Como del 1950/51 ne è un esempio: Mario Varglien porta un manipolo di volonterosi ragazzi a disputare una stagione memorabile nella quale il battere gli squadroni del nord era la massima soddisfazione.

Quel Como arriva al comunale di Firenze il 4 febbraio del 1951 con ben cinque punti di vantaggio su una Fiorentina in ripresa e reduce da quattro risultati utili consecutivi. Gli oltre quindicimila spettatori che sfidano le intemperie di inizio febbraio, accorrono allo stadio però soprattutto per vedere all’opera per la prima volta a Firenze il neo acquisto gigliato Andries Roosemburg, attaccante olandese proveniente dallo Sneek che aveva debuttato in viola la settimana precedente a Torino. Quel giorno i trentamila occhi fiorentini videro qualche bella incursione dell’olandesone viola, ma ammirarono soprattutto la performance di un parmigiano di Madesano, Giancarlo Vitali, indimenticabile ala di quella Fiorentina. Alla prima rete di Egisto Pandolfini dopo appena quattro minuti di gioco infatti, replica proprio lo scattante attaccante esterno viola autore di una applauditissima sforbiciata a mezza altezza che disorienta il portiere lariano Ezio Bielli. Il campo reso pesante dalla pioggia non consente grandi colpi tecnici ma il nostro Giancarlo approfitta comunque di uno splendido invito del nuovo compagno di reparto olandese per triplicare e chiudere l’incontro sul 3-0 per i viola nella fase finale della ripresa.

La certezza di quel pomeriggio fu la netta vittoria che rilancia la Fiorentina a quota 23 punti e settima in classifica a pari punti con il Palermo; il dubbio fu se gli applausi all’uscita dal campo della squadra furono per l’imponente olandese o per il piccolo ma formidabile parmigiano.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it