Non c’è il pubblico delle grandi occasioni e non ci sono punti importanti in palio, ma la voglia di vincere è comunque tanta: il pomeriggio del 6 giugno 1948 si disputa al comunale di Firenze Fiorentina-Juventus e il dolce ricordo della vittoria dell’anno passato sembra promettere una giornata di festa. La Fiorentina si presenta senza Carlo Zoppellari e Luigi Ferrero decide quindi di rafforzare la mediana inserendo Rudi Abele Compiani per contrastare le prevedibili avanzate di Ugo Locatelli e Mihály Kincses. Al minuto 25 le speranze gigliate di bissare il successo sembrano diventare realtà grazie a Valcareggi che apre le danze con un rasoterra dalla distanza in sospetta posizione di fuorigioco. In chiusura di tempo invece, l’arbitro Marchetti di Milano, evidentemente geloso del suo omonimo Alberto che corre e si diverte come calciatore anziché gettare inutilmente il fiato dentro un fischietto, annulla inspiegabilmente una regolare rete del viola Marchetti grazie alla quale i gigliati avrebbero potuto mettere una seria ipoteca sulla meritata chiusura dell’incontro. Il secondo tempo si mette subito male: dopo appena dieci minuti il risultato è ribaltato - Boniperti e Kincses gli autori delle reti bianconere - e il pari di Marchetti al 67° sarà solo un’illusione. La Fiorentina sbaglia troppo sotto porta e i bianconeri, molto più lucidi, la puniscono segnando altri due gol negli ultimi cinque minuti con Pietro Magni e Giampiero Boniperti. I punti incamerati consentono alla Juve di ritrovarsi seconda ma questo per il Toro, distante anni luce e già campione, non è certo un problema.
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BV 1948: Valcareggi illude ma la Fiorentina non vince
Non c’è il pubblico delle grandi occasioni e non ci sono punti importanti in palio, ma la voglia di vincere è comunque tanta: il pomeriggio del 6 giugno 1948 si …
Filippo Luti - museofiorentina.it
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