Nel giro di pochi anni tutto è cambiato. Il 25 aprile del 1945 furono liberate le città di Milano e di Torino e proprio il giorno 25 è la giornata simbolica prescelta per i festeggiamenti della Liberazione; l’Italia è una Repubblica e non più una Monarchia; l’Italia è una Democrazia e non più una dittatura; lo stadio di Bologna si chiama Comunale e non più Littoriale. Bologna e Fiorentina che oggi, nel 1948, si affrontano appaiate in classifica a quota trentatre, hanno però alcuni tratti in comune rispetto a qualche anno fa. I più rilevanti si chiamano Ferruccio Valcareggi e Amedeo Biavati: entrambi, come altri, hanno proseguito la loro carriera nella squadra che prima del conflitto bellico li aveva acclamati. Amedeo Biavati, grande ala destra predecessore di Romeo Menti nella formazione azzurra, è l’artista del doppio passo, una specie di rapido balletto sulla palla fingendo il tocco con un piede per poi fuggire colpendo la palla con l’altro e disorientando l’avversario con una finta di corpo appena accennata. Biavati, in quella gara contro la Fiorentina già oltre la trentina, alla mezzora della ripresa risolve il match con un imparabile tiro da fuori area che trafigge il portiere viola Moro già autore di formidabili parate che avevano salvato sino a quel momento il risultato. La Fiorentina, protagonista di una prova combattiva, non riesce a riequilibrare le sorti come avrebbe meritato e il Bologna conduce sino alla fine guadagnando i due punti in classifica e raggiungendo la Juventus in quarta posizione.
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BV 1948: Il passo doppio di Biavati atterra i viola
Nel giro di pochi anni tutto è cambiato. Il 25 aprile del 1945 furono liberate le città di Milano e di Torino e proprio il giorno 25 è la giornata …
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