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BV 1937: Due rigori falliti salvano dalla goleada

È una Fiorentina largamente rimaneggiata quella che il 28 novembre del 1937 si reca a Torino per disputare al Filadelfia la gara di campionato contro i granata. I viola sono …

Redazione VN

È una Fiorentina largamente rimaneggiata quella che il 28 novembre del 1937 si reca a Torino per disputare al Filadelfia la gara di campionato contro i granata. I viola sono in una situazione di classifica imbarazzante: dopo dieci gare hanno racimolato la miseria di sette punti manifestando una fragilità in trasferta che ha provocato cinque sconfitte su cinque e la bellezza di 15 reti subite e soltanto 2 realizzate. Le forzate odierne assenze di Gazzari, Magli e Traversa nel pacchetto arretrato non fanno che alimentare dubbi sulla tenuta della squadra che, infatti, dopo appena una ventina di minuti - durante i quali subisce l’assalto del Torino che colpisce un palo con Mario Bo - capitola per due volte nel giro di tre minuti per due realizzazioni di Fioravante Baldi, indicato nei tabellini come III per distinguerlo dai fratelli maggiori Giuseppe e Adelmo. Il 2-0 chiude anzitempo l’incontro: la squadra viola schiacciata all’indietro non riesce a reagire se non con un timido tentativo di Viani che, calciando a rete offre un involontario assist a Conti il cui tiro è salvato da un granata a portiere battuto. Nel frattempo il Torino aveva già fallito un calcio di rigore con Federico Allasio con la palla che aveva picchiato sulla traversa ed era tornata in campo per un nulla di fatto. L’avvilita formazione fiorentina va incontro al possibile tracollo della ripresa senza la minima reazione. Al 60’ un altro rigore per il Torino è concesso dall’arbitro Scorzoni di Bologna per un atterramento dello scatenato Baldi: questa volta il pallone è calciato sul palo e l’ennesimo errore consente ai viola di uscire dal campo senza l’umiliazione di un risultato che, se pure meritato, avrebbe segnato una delle giornate più nere della storia. Le contemporanee sconfitte di Livorno e Atalanta consentono ai viola di rimanere penultimi in classifica, ma c’è poco di cui rallegrarsi.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it