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BV 1935: I viola perdono l’imbattibilità alla 13ª

Dopo la 12ª giornata del campionato di Serie A 1934-35 la Fiorentina stava marciando a gonfie vele. La squadra di Ara, in virtù dei 9 successi e 3 pareggi, si …

Redazione VN

Dopo la 12ª giornata del campionato di Serie A 1934-35 la Fiorentina stava marciando a gonfie vele. La squadra di Ara, in virtù dei 9 successi e 3 pareggi, si trovava saldamente in testa alla classifica con 21 punti, con quattro lunghezze di vantaggio sulla Juventus, seconda a 17 punti. Nonostante l'assenza definitiva di Morselli, a cui fu fatale il grave infortunio occorsogli il mese precedente contro la Lazio, la squadra viola era riuscita a continuare ad accumulare punti, a dimostrazione che il gruppo di Ara era coeso, compatto e, soprattutto, vincente. Il Bologna, che in classifica occupava il dodicesimo posto con 10 punti (a solo 4 punti dalla zona retrocessione), aveva superato Milan e Juventus nelle due precedenti apparizioni casalinghe e, anche per questo motivo la sfida del "Littoriale" del 20 gennaio 1935 nascondeva più di un'insidia. Furono quasi diecimila i tifosi viola che accompagnarono la squadra gigliata nel capoluogo emiliano, che si preparava a scendere in campo su un terreno di gioco abbastanza ghiacciato e circondato dalla neve caduta copiosa nei giorni precedenti. Il gol di Gringa, con un preciso colpo di testa sottomisura su cross di un ispirato Nehadoma, accese letteralmente, dopo 22 minuti, i moltissimi supporter viola presenti, al punto che, come fecero notare in molti all'epoca, sembrò di essere al "Berta" più che al "Littoriale". I felsinei si riversarono subito in attacco, ma gli sforzi dei rossoblù si esaurirono su un gol di Schiavio annullato per fuorigioco, che scateno l'ovvia reazione contraria del pubblico di casa.

Fu solo il preludio a ciò che sarebbe successo nella ripresa, che il Bologna iniziò con un forcing a tutto campo. Come nel primo tempo, l'arbitro Levrero di Genova annullò un altro gol ai rossoblù che, comunque, occupavano stabilmente la metà campo gigliata. Il gol del Bologna arrivò poco dopo, al 16° minuto, con un colpo di testa di Maini, abile a sbrogliare una mischia in area viola (nella quale era rimasto a terra l'estremo portiere gigliato Amoretti). Il pareggio caricò i petroniani e, nonostante l'infortunio a Sansone (rilegato come da copione all'ala), riuscirono ad avvicinarsi spesso all'area viola, in particolare al 24° minuto, quando Fedullo castigò per la seconda ed ultima volta Amoretti, non ben assistito dalla distratta difesa gigliata.

La 13ª giornata fu quindi fatale alla Fiorentina che, nonostante la prima sconfitta in campionato, riuscì a mantenere la vetta della classifica grazie ai due punti di vantaggio sulla Juventus, che dimezzò lo svantaggio dai viola grazie al successo di misura ottenuto sul Milan.

Roberto Vinciguerra - museofiorentina.it