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BV 1933: Cielo azzurro sopra la Firenze di Pizziolo

La Nazionale italiana giocò la sua prima gara ufficiale al Comunale “Berta” di Firenze il 7 maggio 1933 contro la Cecoslovacchia, in occasione della seconda gara valida per la 3ª …

Redazione VN

La Nazionale italiana giocò la sua prima gara ufficiale al Comunale "Berta" di Firenze il 7 maggio 1933 contro la Cecoslovacchia, in occasione della seconda gara valida per la 3ª Coppa Internazionale, ovvero la maggiore competizione continentale dell'epoca per Nazioni. La squadra di Pozzo era reduce dalla brillante vittoria ottenuta in terra elvetica il mese precedente per 3-0. Il sestetto difensivo dell'Italia era composto interamente dal blocco juventino tranne l'half laterale destro, nel quale agiva il capitano della Fiorentina Mario Pizziolo, alla quarta apparizione con la maglia azzurra. Un'abbondante acquazzone si abbatté su Firenze dalle 14:30 al punto che l'inizio della gara, previsto per le ore 15, venne posticipato di una mezz'ora. Moltissimi fiorentini, per questo motivo, non si recarono allo stadio per assistere a quello che fu considerato, a tutti gli effetti, il primo importante avvenimento internazionale che si disputava fra gli spalti del "Berta". Gli spettatori presenti, invece, attesero l'inizio della gara riparandosi sotto le tribune, mentre, in campo, venivano ritracciate le linee di gesso sul terreno di gioco, completamente cancellate dalla pioggia battente che, tra l'altro, aveva reso il campo un acquitrino in cui, comunque, si poté giocare.

Pur senza l'infortunato Meazza (sostituito da Serantoni) l'Italia di Pozzo dominò sul campo reso al limite del praticabile dall'abbondante acqua caduta. Entrambe le reti azzurre arrivarono al termine del primo tempo, a suggellare una superiorità pressoché assoluta. Al 41° minuto ci fu un allungo di Costantino sulla fascia destra che crossò basso per Ferrari il quale colpì rapidamente la palla di destro infilandola nell'angolo più lontano della porta difesa dal forte estremo difensore ceco Planicka. Tre minuti dopo, su un centro di "Mumo" Orsi, due difensori cechi si scontrarono in area avversaria e Schiavio fu abile ad approfittarne insaccando il gol del raddoppio. L'ostica pratica Cecoslovacchia, mancante del centravanti Puc, fu praticamente risolta prima dell'intervallo. Nella squadra azzurra disputò una buona gara il capitano viola Pizziolo, volenteroso di dimostrare il proprio valore di fronte al suo pubblico, che non mancò di tributargli le giuste ovazioni. Disse di lui a fine gara il celebre Hugo Meisl, tecnico del "Wunderteam" austriaco: "L'uomo che mi ha lasciato la maggiore impressione, forse anche perché era la prima volta che lo vedevo, è stato Pizziolo, a mio avviso il migliore in campo".

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