BV 1931: Scudetto, la Fiorentina fa sul serio

Nel giorno in cui l'undicesima gara del campionato 1931/32 di Serie A metteva di fronte la prime due della classe, ovvero il Bologna (primo in classifica con 17 punti) e la Juventus (seconda a 16), la squadra viola (terza in classifica a 13 punti) aveva la possibilità di accorciare ulteriormente il distacco dalla vetta del campionato conquistando i due punti nel confronto casalingo che la vedeva opposta il 6 dicembre alla Pro Patria, che arrivava a Firenze esaltata dalla vittoria ottenuta contro il Casale la settimana precedente. La squadra di Felsner, reduce da cinque risultati utili consecutivi, cercò subito di imporre il proprio ritmo di gioco che, nel turno precedente, aveva permesso ai gigliati di uscire con un prezioso punto dal confronto esterno con l'Ambrosiana di Meazza. La Pro Patria venne salvata in molte occasioni dal proprio estremo difensore Latella e, talvolta, tentò qualche sortita offensiva dalle parti di Ballante, senza però impensierire più di tanto la retroguardia viola, che vedeva in Vignolini e Gazzari due colonne insormontabili.

Gli appassionati fiorentini che affollavano il "Berta" dovettero, però, aspettare il settimo minuto della ripresa per esalare il canonico urlo liberatorio, quando, da un calcio d'angolo calciato da Rivolo, la zuccata decisa di Pitto faceva capitolare l'ottimo Latella. Nei minuti successivi la Fiorentina, nei quali Galluzzi fu di gran lunga il migliore in campo, poteva anche lamentarsi della direzione di gara di Turbiani, che non vedeva la palla respinta oltre la linea da Latella.

Al triplice fischio il "Berta" esultò nuovamente per il nuovo successo conquistato (il quinto sulle ultime sei gare) e, ironia della sorte, a Bologna la Juventus pervenne al pareggio proprio nel periodo in cui la Fiorentina era andata segno con Pitto, accorciando di fatto la classifica nelle parti alte, dove il Bologna, al termine dell'undicesimo turno, guidava con un punto in più sulla Juventus e tre su Fiorentina e Torino. La squadra viola era più che mai in corsa per il titolo nell'anno del suo primo campionato di Serie A.

Roberto Vinciguerra - museofiorentina.it