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BV 1931: Doppietta, tripletta… amara sconfitta

Con ogni probabilità fu proprio quell’incontro a illuminare i dirigenti viola: “questo ragazzo va preso!” – avranno pensato dopo aver assistito a Casale-Fiorentina del 20 dicembre 1931. Il ragazzo in …

Redazione VN

Con ogni probabilità fu proprio quell’incontro a illuminare i dirigenti viola: “questo ragazzo va preso!” - avranno pensato dopo aver assistito a Casale-Fiorentina del 20 dicembre 1931. Il ragazzo in questione appena diciannovenne si chiama Aldo Giuseppe Borel ed è nato a Nizza, città che, a seguito del Trattato di Torino del 1860, è passata alla Francia mandando su tutte le furie Giuseppe Garibaldi che vi era nato. Borel quel giorno fu uno dei mattatori insieme ad un altro che vestiva già la maglia viola e massacrava tutte le difese avversarie con dei tiri “al fulmicotone” come si diceva una volta: Pedro “perucho” Petrone.

La linea arretrata nerostellata non fa in tempo a mettersi la maglia dentro i pantaloncini dopo il via che Pedro ha già fatto partire il suo primo siluro che trafigge il portiere Provera; qualche minuto ed è la fortuna a salvare l’estremo difensore di casa da un'altra cannonata del campione uruguayano che esce di un nonnulla.

Passata la sfuriata viola, il giovane Borel sale in cattedra: trafigge Ballante al 17’ per il pareggio imitando per potenza di tiro il più famoso avversario; colpisce un palo qualche minuto più tardi al termine di una irresistibile azione personale e, infine porta in vantaggio la propria squadra ad inizio ripresa con una imprendibile girata al volo.

Petrone, noblesse oblige, si sente allora in dovere di pareggiare i conti al 69’ sfruttando al meglio una centrata di Gastone Prendato. Tutti contenti? Macché! L’impertinente Giueppe Borel si apposta vicino a Ballante per un calcio di punizione: non appena il violento tiro di Castello è respinto dal portiere, lui si avventa sulla palla e la mette nel sacco. 3-2 finale, tripletta personale e futuro viola assicurato.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it