La stagione calcistica 1928/29 terminò sportivamente male per la nostra Fiorentina: fu un’annata di apprendistato per la giovane formazione biancorossa che si trovò per la prima volta a lottare con squadre blasonate come Bologna, Pro Vercelli, Juventus e Ambrosiana. Il girone B della Divisione Nazionale vide l’ultima casellina della classifica finale occupata proprio dai ragazzi del Marchese Ridolfi, che vennero sconfitti per 23 volte su 30 subendo, in alcune circostanze, rovesci clamorosi fino all’umiliazione. In tali situazioni i tecnici sono alla perenne ricerca di soluzioni coinvolgendo vorticosamente tanti giocatori per trovare il mix migliore. Nella rosa dell’attacco biancorosso di quella pessima stagione c’era una ragazzo modenese che, appena ventunenne, era arrivato a Firenze dopo una stagione a Macerata. Disputò soltanto quattro gare ufficiali, tutte consecutive al termine del girone di andata: si chiamava Camillo Silingardi e il destino di quell’anno si accanì crudelmente contro questo giovane uccidendolo in pochi giorni quando questi si trovava nella sua città natale in attesa di una nuova avventura calcistica. A soli 22 anni le piccole delusioni sportive si assimilano in fretta e non si vede l’ora di ricominciare per dimostrare a tutti che si è trattato soltanto di un episodio, pronti a far vedere di cosa si sia capaci. Invece Camillo perì in pochi giorni, improvvisamente e senza che nessuno potesse fare qualcosa per salvargli la vita. Era il 4 luglio del 1929, la sua famiglia perdeva tragicamente il proprio caro e la Fiorentina un promettente calciatore. Oggi lo ricordiamo perché il Museo Fiorentina sa bene che un bellissimo mosaico è composto da tanti, tantissimi, piccoli ma insostituibili tasselli.
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BV 1929: Scompare a soli 22 anni l’attaccante Camillo Silingardi
La stagione calcistica 1928/29 terminò sportivamente male per la nostra Fiorentina: fu un’annata di apprendistato per la giovane formazione biancorossa che si trovò per la prima volta a lottare con …
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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