statistiche

BV 1928: La più brutta “vigilia” viola

La vigilia del Natale del 1928 fu davvero pessima per i tifosi della Fiorentina. Dopo le prime due stagioni abbastanza esaltanti, culminate con l’accesso nell’elite del calcio nazionale, la terza …

Redazione VN

La vigilia del Natale del 1928 fu davvero pessima per i tifosi della Fiorentina. Dopo le prime due stagioni abbastanza esaltanti, culminate con l'accesso nell'elite del calcio nazionale, la terza annata ufficiale della squadra gigliata fu un vero supplizio. La mattina del 24 dicembre 1928 gli appassionati biancorossi fiorentini, attraverso i giornali, vennero a conoscenza del fatto che la Fiorentina avesse perso a Fiume la decima gara su 11 giocate nel campionato di Divisione Nazionale (ultimo massimo torneo nazionale a due gironi prima dell'avvento dell'attuale Serie A a girone unico).

Le sconfitte effettive sul campo erano in realtà 9, in quanto la squadra allenata da Csapkay perse a "tavolino" la gara casalinga col Venezia in quanto non si presentò a Piacenza, dove si sarebbe dovuta tenere la gara in seguito alla squalifica del campo di via Bellini.

Un'altra dimostrazione del periodo negativo che stava passando la squadra biancorossa (composta, tra l'altro, da giocatori abbastanza impreparati per disputare un campionato così importante) furono le reti subite in quelle 10 gare effettivamente, cioè ben 40, contro le sole 11 realizzate. In questo contesto va ulteriormente evidenziato come le speranze gigliate ricadessero in gran parte sulle spalle del buon portiere Sernagiotto e della giovane punta Meucci, che tanto bene aveva fatto in passato nelle file del Rapid Peretola.

Come se non bastasse la squadra del Marchese Ridolfi subì anche una squalifica del campo sine-die (limitata, poi a due giornate) in seguito al linciaggio perpetrato all'arbitro Galassi alla stazione di Signa, reo, secondo i tifosi gigliati, di avere tenuto un atteggiamento ostile alla Fiorentina in occasione della gara casalinga contro il Genova, in cui i liguri si imposero per 3-2.

L'unica soddisfazione per i tifosi biancorossi arrivò a Reggio Emilia il 18 novembre, quando la Fiorentina, pur non meritando il successo, riuscì a conseguire la prima vittoria stagionale (ed unica fino a quel periodo) contro la Reggiana. La squadra di Csapkay terminò, come prevedibile, l'anno solare all'ultimo posto in graduatoria con soli 2 punti (ad 8 punti dalla terzultima) e quella situazione non garantiva certo la serenità all'interno degli ambienti biancorossi, in quanto, le ultime due classificate di quel campionato sarebbero state rilegate, in base alla riforma dei campionati decisa nell'estate del 1928, nel campionato di terza serie e, per il giovane sodalizio sarebbe stato un tracollo di difficile gestione.

Roberto Vinciguerra - museofiorentina.it