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BV 1926: Aigotti e la prima sconfitta interna

La storia viola giorno per giorno

Redazione VN

Una pioggia incessante picchia sul Velodromo fiorentino di via Bellini nel giorno di S. Stefano del 1926. Nonostante le intemperie, alle 14:30, l’arbitro veneziano Alcibiade Toso fischia l’inizio di Fiorentina-Reggiana valevole per la XI giornata del campionato di I Divisione girone C.

I padroni di casa (oggi in maglia nera) sognano di bissare il successo dell’andata e agganciare i granata nelle zone nobili della classifica ma, ancor più irruento di Giove Pluvio, il ciclone Stefano Aigotti si abbatte calamitoso sull’undici gigliato.

Non si contano neanche dieci giri di orologio che il bomber di Sesto S. Giovanni ha già segnato tre gol mettendo una serie ipoteca sulla posta in palio. Incassate le sberle, la Fiorentina reagisce accorciando le distanze con Giuseppe Baccilieri (al 18°) e con l’asso fiumano Rodolfo Volk (al 25°) all’epoca ancora impegnato sotto falso nome. Galvanizzati dal veloce rientro in partita, i toscani attaccano con veemenza sfiorando più volte il pareggio ma al rientro negli spogliatoi il risultato sorride ancora agli emiliani. Nella ripresa il tema non muta: la Fiorentina cerca con determinazione il 3-3 ma il terzino Jan Posteiner, tradito da un rimbalzo irregolare, commette un errore fatale spianando la strada ad Aigotti per la quarta segnatura personale.

Convulsi gli ultimi venti minuti: Alberto Benassi segna il 3-4 e Toso, dopo non aver ravvisato una palla parata da Vilmos Zsigmond oltre la linea di porta, non concede ai padroni di casa un rigore sacrosanto scaldando ulteriormente gli animi dei tifosi (a causa delle turbolenze di quest’ultimi, verranno inflitte 1.000 lire di multa alla società biancorossa). Si consuma così il primo storico capitombolo interno della Fiorentina.

Filippo Luti - museofiorentina.it