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Battito viola 2005: Nefandezze al Ferraris

Il 5 febbraio 2005 è il giorno dei “cattivi pensieri”. Il giorno in cui l’allenatore della Fiorentina Dino Zoff, pur conservando la consueta compostezza, manifesta i suoi sospetti di malafede …

Redazione VN

Il 5 febbraio 2005 è il giorno dei “cattivi pensieri”. Il giorno in cui l’allenatore della Fiorentina Dino Zoff, pur conservando la consueta compostezza, manifesta i suoi sospetti di malafede nei confronti di un arbitraggio vessatorio e di una situazione sempre meno chiara. La partita in questione, Sampdoria-Fiorentina, non è infatti una “vera partita”, bensì la cartina tornasole di un sistema corrotto che sfocerà poi nel ben noto processo del 2006, e fa quasi ridere - se non facesse piangere - pensare che proprio la società viola, più volte tartassata durante il campionato, uscirà dai tribunali macchiata da una duplice, ingiusta e gravosa penalizzazione. Tornando al campo, la Fiorentina subisce sicuramente il torto più grosso e pericoloso a maggio quando solo la terna arbitrale non vede la famosa “parata” del laziale Zauri ma anche quel che succede a Genova, nel giorno ricordato oggi, non è certo meno frustrante.

I gigliati, seppur afflitti da una classifica deficitaria, si presentano al Ferraris con la giusta carica. La fiducia attorno al neoacquisto Valeri Bojinov, tra i migliori giovani bomber del momento, è tanta ma dopo appena otto minuti il bulgaro, punzecchiato da tergo e dopo il terzo fallo subito in pochi tempo, reagisce accennando una gomitata che viene punita con l’espulsione diretta. Le proteste viola sono inevitabili ma anche se nessuno trascende, arriva impietosamente un altro rosso. A farne le spese è Delli Carri reo di aver dato dello “scarso” all’arbitro. Con la prospettiva di giocare oltre 80 minuti in nove uomini, la gara della Fiorentina è praticamente già terminata. Il delitto è compiuto e il prosieguo è solo un’agonia che diventa ancora più feroce quando al 15° Flachi corregge fortuitamente in rete una girata di Rossini mettendo la vittoria in cassaforte. Finirà 3-0 ma il resto della gara non merita nemmeno di essere raccontato.

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