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Battito viola 1992: Un doppio Batistuta espugna l’Olimpico

Dopo quella vittoria ci sono voluti altri venti anni (25 aprile 2012, 2-1 gol di Lazzari al 90′) per fare bottino pieno all’Olimpico, sponda giallorossa. Non c’è che dire, un …

Redazione VN

Dopo quella vittoria ci sono voluti altri venti anni (25 aprile 2012, 2-1 gol di Lazzari al 90') per fare bottino pieno all'Olimpico, sponda giallorossa. Non c'è che dire, un vero e proprio tabù. Quel giorno invece, il 23 febbraio 1992, ci pensò un doppio Batistuta (più il sigillo finale di Carlos Dunga) ad assicurare l'intera posta ai gigliati di Gigi Radice. Si giocava la 22ª di un campionato tipicamente ordinario per la Fiorentina, reso interessante dall'esplosione di quel ragazzone di Reconquista che faceva intravedere le stimmate del fuoriclasse. Come quel pomeriggio nella Capitale. È il 36', Pioli fa a fette il centrocampo avversario, porge a Bati-gol al limite dell'area e tiro radente ad infilare il romanista Cervone. Al 70' è Massimo Orlando ad imbeccare l'argentino che stoppa di petto, resiste all'attacco dell'avversario e realizza di giustezza il 2-0. Risultato al sicuro? Niente affatto. Rudy Voeller, il tedesco volante, nove  minuti dopo si avvita e di testa batte Mareggini per il gol della speranza. Ma Batistuta imperversa ancora: prima colpisce una traversa da fuori area, poi propizia il gol del "cucciolo" che riprende una respinta del portiere proprio su "cannonata" di Gabriel nel tempo di recupero. Nel calcio si gioca in undici è vero, ma con un Batistuta così diventa tutto più semplice.

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