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Battito viola 1967: Baggio e quel terribile rimpianto

Il clamore per la cifra sborsata al Lanerossi Vicenza per acquistarlo, gli iniziali e ripetuti infortuni che gli hanno fatto perdere un paio d’anni, la Sua sofferenza per un intolleranza …

Redazione VN

Il clamore per la cifra sborsata al Lanerossi Vicenza per acquistarlo, gli iniziali e ripetuti infortuni che gli hanno fatto perdere un paio d’anni, la Sua sofferenza per un intolleranza agli antidolorifici, l’esordio, la continuità, l’esplosione, le reti - alcune delle quali da cineteca - il talento immenso che finalmente si sprigiona, l’amore per Firenze e per la Fiorentina dichiarato a più riprese, una finale di Coppa U.E.F.A. perduta ad Avellino, l’addio per la Torino bianconera e la rabbia dei tifosi defraudati del loro gioiello, amico e idolo. La storia di Roberto Baggio a Firenze è racchiusa in questi episodi appena accennati che hanno catturato attenzione e interesse di tutti i tifosi viola tra il 1985 e il 1990. La storia della Fiorentina in quegli anni è Roberto Baggio che oggi, 18 febbraio nel 1967, nasceva a Caldogno in provincia di Vicenza. Ripensando alla Fiorentina degli anni novanta, quella di Batistuta, ci cala perennemente addosso un tremendo rimpianto di non averli visti insieme uscire dal tunnel degli spogliatoi del Franchi con la nostra maglia addosso. Riuscite ad immaginate il miglior talento espresso dal football nazionale dai tempi di Giuseppe Meazza insieme al miglior attaccante mondiale di quegli anni? Quando Baggio fu ceduto eravamo perfettamente consci di cosa ci stavamo perdendo in quel momento: non sapevamo però ancora quello che ci saremmo ulteriormente persi di lì a pochi mesi, quando un giovanotto biondo con una buona fama in patria ma ancora acerbo, sarebbe sceso da un aereo intercontinentale per vestire la casacca viola. Peccato Roberto, un vero peccato.

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