La città di Fürth in Baviera dà oggi, 13 gennaio nel 1919, i natali a Ludwig Wilkelm Janda. Mezzala dalla classe sopraffina, Janda giunge a Firenze non più giovanissimo ma nel pieno della maturità calcistica: la stagione 1949/50 è iniziata da qualche mese quando il tedesco debutta in viola il giorno di Santo Stefano del 1949 in una gara casalinga apparentemente agevole contro il Palermo. Janda - immediatamente soprannominato “Ghianda” con il tipico feroce sarcasmo fiorentino - consente a Giuseppe Chiappella di arretrare nel ruolo a lui più congeniale di mediano e si piazza alle spalle di Alberto Galassi e Giovanni Sperotto, inventando verticalizzazioni improvvise e incisive che consentono ai due di presentarsi, già durante il primo incontro, da soli davanti al portiere avversario. Il debutto non sarà purtroppo bagnato da una vittoria, visto che incredibili errori degli attaccanti viola e un clamoroso errore dal dischetto di Sergio Cervato, consentono ai rosanero di strappare un pareggio senza reti. La prima annata fiorentina - seppure iniziata più tardi per Lui - termina con 19 presenze in campionato e la bellezza di 10 reti tra prove di alto livello e riconoscimenti della Sua grande tecnica calcistica. L’anno seguente l’esuberante dinamismo di Egisto Pandolfini alle spalle delle due punte, spinge l’allenatore Luigi Ferrero a spostare a centrocampo il talentuoso tedesco che - pur continuando a disputare gare di ottimo livello - vede ridurre la propria incisività negli inserimenti verso la porta. La stagione, terminata dalla squadra con un quinto posto finale tutto sommato accettabile, lo vede presente per 28 volte e autore di 3 reti. A fine stagione è ceduto al Novara, Club nel quale terminerà la propria carriera agonistica prima di ritornare in patria per nuove avventure stavolta come allenatore.
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Battito viola 1919: Nasce Ludwig Janda
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