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Banti sarà sereno dopo il suo errore che sfavorì il Napoli contro l’Empoli solo un mese fa?

L'episodio, ancora ben impresso nella memoria dei tifosi partenopei, risale al 13 settembre scorso

Redazione VN

Questo è il commento di Giancarlo Sali per Blastingnews

Le designazioni arbitrali dell'ottava giornata ci evidenziano una scelta grossolona ed imbarazzante per uno dei 2 big match in programma: stiamo parlando di Napoli-Fiorentina e della designazione del livornese Banti.

L'arbitro viene da un grosso errore contro il Napoli in questo stesso avvio di stagione, precisamente alla terza di Campionato, quando convalidò un goal all'Empoli (di Pucciarelli), nonostante un vistoso fallo di mano di Saponara nella stessa azione, che fece protestare tutto il Napoli durante e dopo la gara, a partire dallo stesso Sarri, di solito invece un allenatore molto sereno nelle valutazioni arbitrali.

Banti ha già diretto 2 volte Napoli-Fiorentina al San Paolo, e nella prima occasione oltre 5 anni fa, la Viola si impose per 3-1, ma sull'1-0 per gli azzurri lo stesso arbitro negò un rigore su Lavezzi che poteva chiudere la partita in altra direzione.

Insomma tra i tanti arbitri top disponibili, come si è potuto scegliere Banti, il quale, a meno che non sia un robot, non sarà emotivamente sereno al 100% al fischio d'inizio della gara di domenica pomeriggio.

I tifosi della Fiorentina tremano perchè in una situazione così spinta la discrezionalità dell'arbitro potrebbe non essere serena e magari inconsciamente ed involontariamente spinta ad una qualunque forma di compensazione, ma anche quelli partenopei non sono affatto gioiosi proprio per il recente passato avverso vissuto con questo arbitro.

Magari l'intelligenza e la razionalità del fischietto toscano ci smentirà tutti, ma resta comunque una situazione in cui il designatore Domenico Messina non doveva coinvolgere, a mio giudizio, Luca Banti.

Per questo speriamo che la gara mantenga le promesse della vigilia, regalando emozioni e tanti goal agli spettatori allo stadio ed a casa, ma anche che alla fine il risultato sia deciso solo dai valori in campo e non da sviste arbitrali stimolate da un'emotività, che non doveva essere coinvolta in questa specifica partita dal designatore appunto. Un errore, nessuna malafede, ma uno sbaglio che secondo me non era particolarmente complicato evitare.