Si intuiva qualcosa, ma in molti si mostravano scettici. Quel ragazzone argentino un po’ sgraziato, forte fisicamente, più riconoscibile per la bionda chioma che per le prodezze in campo, doveva venir fuori prima o poi. Bastava aspettare, bastava pazientare. E l'attesa fu ripagata, a cominciare da quel 26 gennaio 1992. Prima di allora c'era stato l'esordio in serie A (proprio con la Juve alla "prima" di campionato), qualche "golletto" qua e là contro Genoa, Cremonese e Verona, ma quel colpo di testa dopo sette minuti di gioco su cross di Carobbi (sotto la Fiesole) fu come aprire le Porte del Paradiso. Un po’ per l'importanza del gesto tecnico, un po’ perché di lì a poco Gabriel fece 8 gol in 5 partite che lo proiettarono nel gotha degli attaccanti mondiali. Da quel momento Firenze scoprì di avere in casa il degno erede di Petrone, Virgili, Maraschi, Clerici e Graziani, scoprì un talento che scriverà la storia della Fiorentina. La storia di Bati-gol!
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1992: Un gol alla Juve ed inizia il mito Batistuta
Si intuiva qualcosa, ma in molti si mostravano scettici. Quel ragazzone argentino un po’ sgraziato, forte fisicamente, più riconoscibile per la bionda chioma che per le prodezze in campo, doveva …
Stefano Borgi - museofiorentina.it
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