«Vede, con gli arbitraggi giusti e senza carognate la Fiorentina può battere la Juve. E compiere quell’impresa storica che in altre epoche le era stata ingiustamente negata».
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Zeffirelli: “Io anti-Juve, ora il dominio è finito”
«Vede, con gli arbitraggi giusti e senza carognate la Fiorentina può battere la Juve. E compiere quell’impresa storica che in altre epoche le era stata ingiustamente negata». Dalla casa romana …
Dalla casa romana sull’Appia Antica, Franco Zeffirelli ringrazia Montella, Pepito Rossi e tutta la squadra per avergli fatto rivivere, a novant’anni, l’emozione di quand’era ragazzo. Avrebbe dovuto essere a Firenze, ieri sera, il Maestro, per entrare nella Hall of fame viola, durante la cerimonia nell’Auditorium della Cassa di Risparmio. Non ce l’ha fatta. Ma ha concesso qualche battuta a La Nazione:
Quando nacque la sua «avversità» per la Juve?
«Negli anni Settanta, per intolleranza alle prepotenze bianconere. Diventai il capofila della rivolta viola. Entrai in rotta di collisione con un amico: Gianni Agnelli. Che telefonava per cercare di calmarmi...».
Non le dette molto ascolto...
«Beh, riuscii ad attirare l’attenzione di tutt’Italia sul problema. E la Juve cominciò a vincere un po’ meno. Poi è venuta la vicenda di Calciopoli. Che non mi meravigliò: casomai ebbe il potere di rinnovare il dolore».
E oggi?
«La straordinaria vittoria della Fiorentina dimostra che la musica è cambiata... O vuole che le dica che, in altri tempi, la Juve ‘sfarinata’ sarebbe stata salvata dall’arbitro? Mi limito a guardare il risultato».
Allora?
«Ecco, penso che il predominio della razza Juve sia finito. Proprio per mano della Fiorentina».
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