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Zarate e Tello subito a mille. Sousa teme le buche di Marassi

Anche il tecnico del Napoli Sarri si è lamentato del campo di Marassi

Redazione VN

Un anno esatto più tardi, riecco Genoa-Fiorentina. Per una buffa coincidenza di calendario infatti, la gara del Ferraris di domenica prossima - scrive il Corriere Fiorentino - si giocherà nella stessa data della scorsa stagione: il 31 gennaio. Nel 2015, Gonzalo rispose al vantaggio genoano (la partita finì 1-1), ma in questo 2016 Paulo Sousa conta di fare bottino pieno. Anche perché con gli arrivi di Zarate, Costa (tra l’altro fresco ex della gara) e la disponibilità di Tello, la coperta non è più così corta. L’allenatore viola recupererà anche Vecino ed entro un paio di giorni conta pure di riavere Alonso al 100%: l’ora delle scelte insomma sta per arrivare. Verdù ovviamente tornerà in panchina per far spazio a Vecino, Borja Valero invece dovrebbe continuare a giocare da mezzala pura, con Ilicic confermato trequartista e un paio di ballottaggi niente male: chi giocherà in coppia con Kalinic tra Babacar e Zarate? E chi la spunterà tra Bernardeschi e Tello? Possibile che almeno per il momento, Sousa si affidi alla vecchia guardia e confermi Baba e Berna, in attesa di lanciare i nuovi arrivi. Dai campini però emerge un dato interessantissimo per il futuro prossimo viola: sia Tello che Zarate stanno benissimo fisicamente, e anche Tino Costa sta dimostrando di aver smaltito l’infortunio al polpaccio. Milan Badelj poi sta bruciando le tappe e tra due settimane potrebbe tornare: in tempo perfetto per la coppa. Vento in poppa allora, anche se oltre all’ex dal dente avvelenato Cerci e gli stratagemmi tattici di Gasperini, la Fiorentina dovrà temere il campo. Il terreno del Ferraris (completamente rifatto l’estate scorsa) infatti è già tornato quello di una volta, ovvero un prato pieno di buche e fango: «È vergognoso — è stata l’accusa di Maurizio Sarri di poche settimane fa — non è da serie A». Il meteo per altro mette pioggia su Genova almeno fino a sabato: non solo tiki-taka dunque. Per battere il Grifone, serviranno anche i muscoli.