Lo strano caso di Mauro Zarate. "A gennaio andrà via", si diceva. "Sarà il primo acquisto della Fiorentina", si dice oggi. D'altronde la vita di un calciatore cambia veramente con poco. Nel bene e nel male. E all'attaccante è bastato poco tempo per cambiare il suo futuro. Perché il suo scarso impiego lasciava immaginare un'imminente cessione. Ma il 2017 si prospetta oggi diverso rispetto alle previsioni autunnali. A dir la verità di grandi offerte sulla scrivania di Corvino ne sono arrivate poche (squadre argentine, soprattutto), anche a causa dell'ingaggio di un milione. Ma a mettere momentaneamente da parte l'ipotesi di un prestito (le sorprese come sempre non sono da escludere) ci ha pensato il giocatore stesso, con un vero e proprio exploit a dicembre. Un assist da tre punti, un gol con la Lazio e un bellissimo tiro al volo vincente con il Napoli. Insieme ad una maggior fiducia del tecnico e all'affetto del tifosi.
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Zarate è rinato: dal sicuro addio a sicurezza viola
L'incertezza su Kalinic rende Mauro ancora più decisivo alla Fiorentina
FAMIGLIA - Il risultato è quello di un giocatore ritrovato, che ha sempre manifestato la volontà di rimanere a Firenze ma che davanti alle continue esclusioni ha anche considerato le ipotesi di cambiare aria. Tornare in Argentina era un'idea, soprattutto per la famiglia. Già, perché per Zarate gli ultimi mesi sono stati difficili. La malattia della moglie (oggi guarita) e la lontananza dai figli hanno condizionato anche la sua vita sul campo. Ma ora tutto è alle spalle e non è un caso che col rientro di Natalie a Firenze, Zarate è tornato decisivo. E la Fiorentina non vuole privarsene. Perché può ricoprire più ruoli e perché l'incertezza sul futuro di Kalinic rende l'argentino ancor più utile alla causa.
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