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Wolski, la rivincita del talento polacco

Escluso dall’Europa League, ora è il momento dei sorrisi

Redazione VN

Da oggetto misterioso a uomo nuovo, magari a rinforzo di sostanza. Gli infortuni, certo, hanno creato i presupposti per il suo debutto, ma per Rafal Wolski l’occasione era nell’aria. E il merito — come ha ribadito Vincenzo Montella durante la conferenza stampa di presentazione della gara — è tutto del giocatore. Le qualità tecniche del talentino polacco, infatti, non sono mai state in discussione. La grinta e il temperamento, invece, sono stati un punto interrogativo fino a quando, punto nell’orgoglio per il mancato inserimento nelle liste dell’Europa League, ha cambiato passo, rispondendo da campioncino ferito.

Ecco che Wolski nell’ultimo mese è migliorato tantissimo, fino a capire non solo i meccanismi del gioco voluto da Montella, ma anche le spigolature del calcio di casa nostra. Segno di maturità e intelligenza. Quella faccia pulita, da bravo ragazzo, aveva fatto temere che proprio la sua finta bontà potesse essere un limite. La risposta, proprio nelle difficoltà, è invece stata da grande. Gli elogi pubblici dell’Aeroplanino, solitamente scevro di complimenti per i singoli, hanno sottolineato questa crescita e questa promozione sul campo.

Reduce da un brutto infortunio, Wolski è arrivato a gennaio scorso in punta di piedi e tutti lo hanno squadrato, storcendo il naso per la sua taglia, piccola — si diceva — per il calcio di casa nostra. Quell’infortunio, poi, pesava come un macigno, ma al Legia Rafal disegnava calcio. Lo sapeva bene Macia che lo ha fortemente voluto insieme a Pradè, con Montella che a fine mercato si è opposto a una sua cessione in prestito (si era fatto avanti in Verona). Wolski è rimasto qui e oggi è la sua grande occasione.

La Nazione