“Voglio restare alla Fiorentina”. Badelj è un enigma

La ricchezza viola - scrive La Gazzetta dello Sport - sta nella terra di mezzo. Dove qualità e dinamismo, tecnica o interdizione, possono decidere partite e stagioni. A centrocampo nasce il pensiero di una squadra e si sviluppano le idee dei singoli. Sempre in quella zona eventuali sofferenze portano invece a sconfitte e delusioni. Spesso lì nel mezzo, nel Sousa pensiero, stazionano in due. Tra questi, da qualche gara, anche Borja Valero: ex trequartista e ora ispiratore del gioco da dietro, con risultati apprezzati ed apprezzabili. Le scelte per il portoghese sono ampie. E ideologiche. Servono muscoli e potenza? Ecco Sanchez, roccia colombiana protagonista in veste difensiva anche due notti fa nel pari contro il Cile. Quando la partita richiede gamba e qualche tiro da fuori, la scelta va dritta su Vecino. L’uruguagio è forse il più completo: fare la mezzala potrebbe esaltarlo maggiormente ma sa riciclarsi e adattarsi. Così fa anche in Nazionale dove ormai è titolare inamovibile. La scommessa di Corvino si chiama Cristoforo (’93). Sa fare entrambe le fasi e in Europa League ha trovato spazio. Lui che questa manifestazione l’ha vinta 3 volte col Siviglia. In campionato il suo momento non è ancora arrivato (impiegato per una mezzora complessiva nei 3 spezzoni che fino ad ora gli sono stati concessi). Infine, Badelj. Ma del croato si parla spesso anche di altro.

Il contratto di Badelj scadrà nel 2018. Il calciatore fa gola a molti club, Milan in primis, e il suo procuratore è solito gettare più cherosene che acqua sul fuoco del mercato. "Vorrebbe far parte del Milan", "il rinnovo è quasi impossibile", "la dirigenza viola non lo stima", solo alcune delle frasi pronunciate dall’agente Joksimovic negli ultimi giorni. Ieri, dal ritiro croato, ha parlato il calciatore. "Penso solo alla Fiorentina, non so perché la stampa parla solo di mercato e un po’ mi dà fastidio" (LEGGI LE SUE PAROLE).