Il cucchiaio di Dusan Vlahovic contro la Juventus riporta indietro la memoria al gesto di Antonin Panenka contro Sepp Maier in un Cecoslovacchia-Germania Ovest del 1976. Panenka sapeva che sbagliare in quel modo gli sarebbe costato tutto, ma era certo della sua trovata ed ebbe successo. Così è nata l'arte del cucchiaio, con allenamenti su allenamenti a provare il rigore che non ti aspetti, e con un'intuizione sul momento. L'inganno di Panenka funziona solo se il portiere si getta nel nulla aspettandosi un tiro angolato; altrimenti, si spalancano le porte di una figuraccia ciclopica per chi tira. Ci vuole fegato, che Vlahovic ha avuto. Ma come lui anche Mutu, contro la Roma e il Torino, nel 2007. O anche Jovetic, che nel 2012 ne fallì uno a Parma ma ebbe il coraggio di riprovarlo e metterlo a segno poche settimane dopo a Palermo. Altri rigori col cucchiaio viola? Osvaldo a Goodison Park in semifinale di Coppa Uefa. E La Nazione inserisce anche i rigori da fermo di Gianfranco Casarsa negli anni '70 nella categoria "beffe colossali"
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Vlahovic e i suoi antenati: il cucchiaio in salsa viola nella storia
Da Mutu a Jovetic, passando per Osvaldo: Vlahovic entra nel club del panenka gigliato
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