Segni particolari del nuovo numero uno: un giglio tatuato sul petto, una sciarpa arrotolata al collo (per presentarsi in curva Fiesole nelle grandi notti della Champions), una figlia di nome Viola, le ricerche dell'appartamento già avviate in zona Piazza della Signoria, cuore di Firenze. Qui stasera verrà presentata la nuova casacca viola, ed è probabile che una delle nuove divise venga fatta indossare a Emiliano Viviano, nuovo portiere della Fiorentina. La trattativa a tre si sbloccherà definitivamente nella mattinata di oggi: l'intesa tra Fiorentina e Palermo è lì da giorni, il sì di Viviano all'offerta viola mai stato in discussione. Manca solo l'ok dell'Inter (proprietaria dell'altro 50% del cartellino), che arriverà oggi premendo il tasto invio sul fax da inviare in Lega, passaggio obbligato per autorizzare il trasferimento in prestito del giocatore a Firenze. A cosa si doveva il rallentamento dei lavori? A una proposta d'acquisto fatta arrivare in sede Inter dal Tottenham; il problema è che Viviano non si è mai smosso dalla fermissima volontà di trasferirsi in Piazza Signoria.
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Viviano alla Fiorentina ecco il portiere-ultrà
E ora Pradè segue la coppia Gomez-Barrientos
Lavori paralleli Non è l'unico sbarco da Palermo: con la stessa formula, la Fiorentina ha chiuso anche per Della Rocca, altro centrocampista con il cartellino diviso a metà (Palermo-Bologna). Pare sia stato lo stesso Montella a spingere per avere il giocatore in gruppo. Trattative parallele, che da Firenze hanno voluto chiudere in contemporanea. Un po' come è successo per El Hamdaoui e Roncaglia, già considerati virtualmente viola. Ieri l'ex Ajax ha ri-fatto le visite mediche: la prima volta successe a gennaio scorso, prima che il trasferimento saltasse in extremis. Oggi fissati i test per Roncaglia, che insieme agli altri acquisti, finirà in piazza per il primo contatto ufficiale con il tifo viola.
Sogni La Fiorentina, che ha rescisso con Kharja, resta viva su una coppia argentina del Catania: Gomez e Barrientos. Il secondo, guarda caso, è esploso con Montella alla guida.
Alessandra Gozzini - La Gazzetta dello Sport
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