In una lunga intervista al Corriere dello Sport - Stadio, Vitor Hugo ha raccontato come sta andando la sua prima stagione a Firenze e si è soffermato sulla tragica scomparsa di Davide Astori: "Lo vediamo, lo sentiamo, negli spogliatoi, in campo, a pranzo nella sala della mensa. Ci sarà sempre. L'esultanza? Davide è stato il mio capitano. Voleva essere un omaggio all’uomo, per quello che lui ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi per me. E’ stato un punto di riferimento totale per il mio inserimento, il mio modello. La forza per staccare così in alto con il Benevento credo che quel giorno me l’abbia data Dio". Il centro sportivo a lui intitolato? "E’ un omaggio bellissimo, perché qui dentro tutto parla di lui. Il suo armadietto è lì, come il suo posto in mensa".
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Vitor Hugo: “Davide sarà sempre con noi. Per lui proveremo ad andare in Europa”
La lunga intervista di Vitor Hugo al Corriere dello Sport: si parla di Astori, di Fiorentina e degli obiettivi da raggiungere
Poi parla delle difficoltà della lingua - anche se già parla e comprende molto bene l'italiano - e soprattutto di quelle in campo: "Filosofia diversa". La saudade? "La combatto pensando al… traguardo finale". E la Fiorentina? "E’ una squadra costruita molto bene che per l'Europa ci proverà fino alla fine. Non mancheranno cuore, orgoglio e coraggio". La dedica? "Sarebbe scontata". Vitor Hugo è felice di aver scelto Firenze, elogia Pioli "un grande allenatore e soprattutto un grande comunicatore" e ringrazia Corvino e Freitas che lo hanno fortemente voluto in viola. Il brasiliano è soddisfatto di aver scelto Firenze, e punterà a restarci il più a lungo possibile.
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