Antonio Conte lo voleva a tutti i costi. E un giorno, parlando con Marotta e Agnelli, fu abbastanza chiaro: «Datemi retta, prendiamo Cuadrado», disse. E non era nemmeno la prima volta. In realtà la Juventus aveva già provato a inserirsi sul giocatore approfittando della comproprietà del cartellino. Ma Pozzo è uno di parola, e i suoi rapporti con Pradè sono ottimi. Mentre, come noto, quella dei Della Valle con la Juve sono quasi a zero. Dalla vicenda Berbatov al tentativo di arrivare a Jovetic attraverso Ramadani, diciamo che il feeling nel tempo è diventato simile a quello che provano le due tifoserie. E poi la Fiorentina Cuadrado lo avrebbe venduto a cifre da Barcellona o Manchester, e in Itala nessuno se lo sarebbe potuto permettere. Niente da fare, quindi. La Juve molla l’idea e Conte molla la Juve. Anche per altre ragioni, ovvio. Ma di sicuro quel desiderio rimasto tale ha influito sulle scelte dell’attuale ct. Così come a suo modo il destino di Cuadrado ha influito sulle vicende della Fiorentina degli ultimi mesi. Quella cessione prima probabile, poi impossibile che diventa conferma all’ultimo tuffo, segnando di fatto un mercato che smuove poco e riparte proprio dal colombiano, ex terzino tutto velocità e quindi esterno offensivo capace di numeri di altissima scuola e di trasformarsi da faticatore a show man tutto effetti speciali. E anche quelli della Juve se le dovrebbero ricordare bene quelle treccine, visto che il Pepito day si chiuse proprio con una fuga lunga settanta metri del colombiano con assist per Rossi e conseguente mezzo infarto collettivo. Un orgasmo senza fine. Per tutti, bianconeri esclusi.
stampa
Vita da Cuadrado, l’arma in più viola che ha cambiato il destino di Conte
“Datemi retta, prendiamo Cuadrado”, questo il virgolettato del ct ai tempi della Juve. L’incipit dell’articolo di Ferrara
(...)
L'articolo completo di Benedetto Ferrara nell'edizione odierna de' La Repubblica!
© RIPRODUZIONE RISERVATA