Tutti a pensare al mercato di gennaio. E ai mercatini di Natale chi ci pensa? Perché sono preziosi e caratteristici. Soprattutto quello di Santa Croce, che offre prodotti tipici fiorentini. Come wurstel, crauti e pretzel. Fu qui che Pradè opzionò Gomez e due pinte di birra.
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ViolaPop – L’importanza (e la grande sfortuna) di chiamarsi Mario
L'articolo di Benedetto Ferrara su La Repubblica
A proposito, la società in queste ore si è riunita per preparare le strategie in vista del mercato di gennaio. Dopo ore di riunione è uscito un comunicato stampa scritto a penna: «La Acf Fiorentina comunica che non acquisterà più giocatori che di nome fanno Mario ». In effetti, Mario Gomez (che segna solo in Turchia) e Mario Suarez qui non hanno funzionato un granché. Eppure erano due top. Però sarà bene non dimenticare Faccenda e il coro che lo accompagnava in campo: «C’è chi lo chiama Mario, c’è chi lo chiama Faccenda, noi lo chiamiam leggenda...». Roba vintage, che però ha sempre un suo perché. Ma questa è la settimana di Star Wars, il risveglio di Nardella. Bellissimo il finale in cui lo stesso Dario Fener si toglie il casco nero e sentenzia con voce cupa e inquietante «Non usate l’astronave». Per la critica questo episodio è equiparabile per intensità e trama al “Ritorno dello Jani” e a “L’attacco dì Cioni” (cit.). Nel film si scopre anche la verità sul lato oscuro della forza. Tutti pensavano ai gobbi, invece, colpo di scena, si trattava del Carpi. (...)
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