Chissà come si chiama quel tipo della compagnia aerea. Quello a cui i capi hanno detto: Ciccio, stamattina verso mezzogiorno tu guarda la tv e appena vedi con chi accoppiano la Fiorentina, tu vai sul pc e spari alto, più alto che puoi. E così lui ha ubbidito. Mezzo secondo dopo il verdetto dell’urna, il biglietto aereo per Siviglia costava solo 630 euro. Patatine a parte, sia chiaro. Comunque, se uno si ingegna, si trova anche a meno: c’è un volo della Giani Air che parte da Firenze, fa scalo a Sesto per un aperitivo, poi sta fermo due ore all’aeroporto internazionale di Sorgane e quindi da lì con la Sita vai a Siviglia via Lastra a Signa. Prezzi modici e dimostrazione di pentole all’autogrill Versilia. Bella anche la dichiarazione di Nardella sulla trasferta andalusa: «Meglio evitare di usare la macchina». Claro.
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ViolaPop Il volo per Siviglia è carissimo, meno male c’è la Sita di Giani
Clonato anche Pizarro ma nessuno aveva fatto i conti con gli effetti collaterali. L’incipit dell’articolo di Ferrara
Ma torniamo a Giani, cioè ai Giani. Una volta acclarato che il candidato ha molti cloni in grado di coprire il territorio, Montella ha chiesto allo stesso Giani se esiste una possiblità di clonare anche Pizarro. La risposta è stata positiva. E così Montella si è ritrovato nello spogliatoio otto Pizarro. Ma la felicità, purtroppo, è durata poco. Infatti nessuno aveva fatto i conti con gli effetti collaterali: gli otto Pek, invece che giocare a pallone, hanno subito inaugurato tre mostre, una bocciofila, hanno fatto gli starter a due corse amatoriali, gemellato Firenze con tutti i paesini cileni sulle Ande e organizzato sedici buffet. Montella ci è rimasto male.
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L'articolo integrale di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica
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