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Viola senza paura, quarto posto blindato

Rimane però il problema principale, i gol degli attaccanti

Redazione VN

È andata. Con i tre punti presi ieri la Fiorentina blinda il quarto posto in classifica (l’Inter è a meno cinque) e può iniziare a pensare alla finale di Coppa Italia. Serviva una vittoria così per rimettere a posto le cose, per uscire dai dubbi delle ultime partite, per ritrovare entusiasmo e concretezza. Senza più impegni a metà settimana, finalmente la squadra di Montella ha ritrovato gioco e brillantezza, profondità e senso del gol. Una squadra viva, senza paura, capace di imporre il suo gioco. Non è stato facile ridimensionare l’Udinese, ma la Fiorentina c’è riuscita con la forza del gruppo e delle idee. Il tecnico sa su cosa lavorare e le prossime sfide di campionato - ancora tre prima della partita con il Napoli all’Olimpico - gli serviranno per testare giocatori e moduli. E per pensare una Fiorentina senza Cuadrado, che per la finale sarà squalificato. Un bel problema perché il colombiano, e lo abbiamo visto ieri, se sta bene può essere devastante.

Il problema, però, è il centravanti. Ieri Matri è finito in panchina. Montella gli ha preferito Matos. Scelta logica viste le ultime prestazioni dell’ex Milan (e anche quella di ieri nei pochi minuti che è rimasto in campo...), ma che dimostra anche la poca fiducia del tecnico nel suo recupero. (...)

Naturalmente l’obiettivo del tecnico è di avere a disposizione Gomez. Il tedesco sta bene, se non fosse stato il secondo infortunio sarebbe già tornato in campo, ma in questi casi ci vuole cautela. E poi la Fiorentina non ha bisogno di lui in campionato, quindi è meglio farlo recuperare con calma, e magari metterlo dentro nella partita con il Bologna solo per fargli riprendere un po’ di ritmo. Diciamo che affrontare il Napoli con Gomez è già un buon punto di partenza.

Poi c’è Rossi. Ieri era in tribuna al Franchi e sta lavorando per essere in campo nella finale, però dopo la partita con l’Udinese Montella è stato chiaro: «Non ci facciamo illusioni, ancora non si allena con la squadra. Personalmente glielo auguro di cuore, ma penso che sarà abbastanza difficile». Dunque il tecnico sta lavorando a una Fiorentina senza Rossi, o tutt’al più con Rossi in panchina. (...)

la Repubblica