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Viola, mini esodo a Genova

Più di 1000 tifosi per sostenere la Fiorentina

Redazione VN

Nessun attacco diretto, tantomeno qualche forma di nostalgia per il recente passato.

Piuttosto l’indifferenza e semmai la massima attenzione rivolta a quanto accadrà domani sera a San Siro tra Milan e Catania. La tifoseria viola è pronta a muoversi verso Genova, e davvero in pochi sembrano voler pensare a Delio Rossi, al suo passato in viola o a quanto capitato in quella notte contro il Novara, in panchina, con Ljajic. Ben più di mille i sostenitori di fede gigliata attesi domani a “Marassi” con una buona prevendita che in settimana si è sovrapposta a quella per il prossimo impegno dei viola, al “Franchi”, contro la Roma. 

Oltre un migliaio di tifosi tra i quali saranno presenti anche quei non tesserati che sfrutteranno la promozione loro dedicata. Tutti i possessori della tessera del tifoso potranno infatti accompagnare un non tesserato allo stadio di Genova, rendendo la spedizione in partenza da Firenze decisamente più nutrita rispetto al solito. A convincere i più, poi, anche il valore della posta in palio e il prezzo abbordabile dei biglietti venduti a 16 euro. 

Quanto all’effetto che farà ai tifosi rivedere in panchina Delio Rossi ci pensa Valter Tanturli, ATF, a spiegare bene quello che è il pensiero generale: «Nessuna contestazione, figuriamoci, e poi perché dovremmo contestarlo? Quello che ha passato l’anno scorso, sul piano umano e psicologico, era sotto gli occhi di tutti. Di certo non c’è nessun rancore nei suoi confronti.

«Del resto — continua Tanturli — se in tanti lo hanno spesso esaltato come “uno di noi” un motivo ci deve pur essere. Non sapremo mai cosa realmente sia successo quella sera, se prima negli spogliatoi o se lui e Ljajic si sono detti qualcosa sul momento così come qualcuno ipotizzava. Ma è indubbio che l’anno scorso Delio Rossi sia stato lasciato solo, dalla società in primis. E’ stato un uomo lasciato solo, dalla proprietà e dai suoi dirigenti. Può aver sbagliato, può aver commesso un fatto increscioso ma se la società fosse stata più presente non sarebbe andata a finire in quel modo».

Nessun rancore, quindi. Purtroppo la storia è finita male, come a volte succede nel calcio, contrariamente a qualsiasi previsione. Dice Tanturli: «Finché è stato a Firenze, Delio Rossi, ha fatto il massimo per onorare i colori della Fiorentina, e c’è chi ha lasciato ricordi peggiori dei suoi».

La Nazione