Guerini la formazione alla squadra non l’ha detta. Proverà a tenere tutti sulla corda, o meglio i pochi disponibili. Quella con il Lecce, d’altronde, è la tipica partita che si prepara da sola. Dove gli stimoli non devono e non possono mancare. Soprattutto in attacco l’attuale tecnico gigliato dovrà fare i conti con l’infermeria. Piena zeppa. Niente Amauri, niente Jovetic (nemmeno convocato), niente Ljajic messo fuori dalla squadra fino al termine della stagione. E allora la speranza è che Cerci, alle prese con alcuni problemi fisici, stringa i denti e scenda in campo. Altrimenti, davvero, sarebbero guai.
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Viola in emergenza: aggrappati a Behrami e Cerci
Guerini non svela la formazione. Olivera farà la punta?
CON Acosty unica possibilità, con dietro a sè Olivera che giocherà sicuramente nel ruolo di seconda punta. Già ricoperto in più occasioni nella sua carriera. Il modulo sarà il 3-5-1-1, insomma in poche parole Guerini non cambierà il sistema di gioco adottato da Rossi che nelle ultime domeniche, Novara e Bergamo a parte, aveva dato anche buoni frutti. Nei cinque di centrocampo sicuri titolari Montolivo e Lazzari, con Behrami che fino all’ultimo sarà in dubbio ma che con ogni probabilità scenderà in campo dal primo minuto. Le alternative si chiamano Kharja e Salifu. A sinistra, invece, spazio a Pasqual mentre a destra ballottaggio vero e proprio tra Cassani e De Silvestri, con il secondo che essere in rampa di lancio visto il momento così così dell’ex esterno del Palermo.
Capitolo difesa: oltre a Boruc in porta Gamberini tornerà titolare al posto dell’infortunato Nastasic. Poi Camporese e Natali. Insomma, più giocatori in infermeria che fuori, Vargas compreso che ormai ha terminato la stagione. Ieri, durante l’allenamento mattutino, anche Andrea Della Valle assieme a Mario Cognigni ha riparlato con la squadra. Chiedendo massimo impegno per conquistare a Lecce quel punto che vorrebbe dire salvezza matematica.
Per evitare di arrivare all’ultima giornata, contro il Cagliari, con l’acqua alla gola. Un tema toccato anche da Guerini che ha mirato il proprio discorso principalmente sul rispetto della maglia, della professione, dei tifosi. Concetti che, tutti si augurano, aiutino una squadra sconvolta dall’ennesimo terremoto.
Marco Dell'Olio - la Nazione
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