La sconfitta di Villarreal non ha sollevato molte preoccupazioni. Il verdetto dell’urna di Europa League, invece, sì. Perché se il ritardo di condizione mostrato dalla Fiorentina contro i gialli spagnoli (più veloci e mentalmente pronti ad aggredire la sfida) poteva starci tutto, quando è uscito il nome del Grasshopper i dirigenti della Fiorentina e lo stesso Montella hanno storto un po’ la bocca dopo aver fatto due conti: quando andrà in scena la partita di Zurigo gli svizzeri avranno già giocato sei partite di campionato oltre al preliminare Champions (quello perso contro il Lione), il che significa che a questa doppia sfida la Fiorentina, che invece avrà alle spalle solo un pugno di amichevoli, dovrà presentarsi decisamente in tiro per non rischiare brutte sorprese. Il giudizio di tutti sulla sconfitta di Villarreal è stato univoco: gambe pesanti e poca concentrazione. (...)
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Viola, adesso stop agli esperimenti
L’articolo di Benedetto Ferrara
E allora adesso si proverà a entrare nel groove giusto. E a mettere da parte gli esperimenti. A cominciare dal modulo, perché il 4-3-3 è sempre una valida alternativa, ma forse in questo momento non offre le necessarie garanzie. Va detto che l’assenza di Gonzalo Rodriguez si è fatta sentire parecchio. Ma è sugli esterni che la Fiorentina si è mostrata particolarmente vulnerabile. Sia Roncaglia che Pasqual faticano a trovare la misura giusta sia nelle chiusure che nella proposizione del gioco. (...)
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