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Vicenda Castello: e se la Cittadella viola tornasse lì?

Il progetto è bloccato dal 2008, adesso la giunta fiorentina studia gli scenari possibili e ci potrebbe essere anche l'opzione Cittadella

Redazione VN

Il giorno dopo l’assoluzione completa di tutti o quasi gli indagati nell’inchiesta Castello è legittimo domandarsi quale sarà il futuro di Castello. I centosessanta ettari di cui 80 di parco, al centro dell’inchiesta, sono rimasti «congelati» per tutto il periodo dell’inchiesta, fino all’assoluzione di primo grado. Lì, la partita pareva riaprirsi. Invece, la sentenza di condanna in appello pareva inguaiare il futuro del progetto voluto da Ligresti e dall’amministrazione fiorentina, perché sollevava dubbi anche sulla parte amministrativa. Ora con l’assoluzione in Cassazione con formula piena, che succederà?

Marzio Fatucchi sul Corriere Fiorentino scrive che in quell’aerea a nord ovest la cosa più naturale sarebbe ripartire da capo: verificare vincoli, obiettivi, spazi, allocazione migliore delle risorse e degli interessi pubblici e privati. Non è un caso che anche Matteo Renzi ripropose, nel 2009, Castello come area di destinazione dello stadio e delle Cittadella viola: quella resta tecnicamente la soluzione migliore. Certo, è giuridicamente e politicamente complesso (l’impressione è che Castello porti una sfortuna tremenda). Ma magari si potrebbero concedere uno spazio di riflessione per trovare le migliori soluzioni. Anche per lo stadio.